Ken il Guerriero - Hokuto No Ken.it

Il principe di NANTO, La vera storia del sesto pugno sacro

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view post Posted on 11/1/2015, 21:05     +2   +1   -1
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IL PRINCIPE DI NANTO


CAPITOLO 1

Ken dopo aver sottratto della benzina ai mezzi di alcuni predoni sconfitti e uccisi nel deserto si accingeva a portarla al villaggio di Mamiya, dove aveva lasciato Lynn, per barattarla in cambio di cibo. Con lui il piccolo amico di sempre Bart, intento a cercar di convincerlo di dividere il bottino o di prenderne altro. Ormai Bart aveva imparato a conoscere Ken e sapeva che il suo stare in silenzio era un no. Il successore di Hokuto si limitava sempre ad accaparrarsi il necessario nulla più.
Dopo la morte di Toki poi, Ken era diventato ancora più silenzioso del solito. Secondo il giovane Bart ciò era anche dovuto all'avvicinarsi dello scontro finale fra lui e Raoul. Che lo volesse o meno il peggior tiranno di quei tempi maledetti era proprio suo fratello maggiore; Ken non poteva tirarsi indietro dall'eliminarlo.

“Eccoti qui uomo di Hokuto!”

Una voce seria e in qualche modo sorda, come se fuoriuscisse da dietro una maschera sorprese i due amici. Ken scorse immediatamente sopra di loro un uomo in armatura sopra una piccola rupe. Tre metri sopra di loro con una armatura da vecchio samurai di color argento. Il metallo risplendeva dei bagliori del tramonto e rendeva brillante il simbolo arrecante sulla fronte dell'elmo.

Ken lo fissò e di rimando gli chiese chi fosse. L'uomo ostentò sicurezza e senza rispondere compì un balzo. Atterrò sufficientemente vicino ai due amici da costringere Ken a prendere una posizione di guardia. Il pugno arretrato del successore di Hokuto era pronto a colpire, con l'altra mano aveva passato la tanica di benzina a Bart. Il giovane ex ladruncolo era troppo sveglio per non capire che davanti a loro c'era l'ennesimo Maestro di arti marziali pronto ad affrontare Ken. Tuttavia non percepiva in quest'uomo nascosto dalla maschera alcuna intenzione omicida.

“Hokuto deve pagare! Presto verrà il tuo momento Kenshiro!”


Ken si tranquillizzò apparentemente e prese una posizione più rilassata ma sempre senza distogliere lo sguardo dall'avversario.

“Sei una delle 108 stelle di Nanto evidentemente... “

Bart notò che sebbene dietro l'armatura e il mantello l'uomo che stava affrontando Ken non doveva essere più grosso, sovrastava il successore di Hokuto in altezza. Le lunghe leve delle quali disponeva sembravano poter sferrare fendenti da un momento all'altro.
Con ironia e scherno il minaccioso uomo in armatura girò gli occhi verso Bart che iniziò a tremare e notare come il simbolo a forma di croce sull'elmo di quell'uomo e quello disegnato ancor più grande sul mantello fosse identico al simbolo di Shin e di Souther, pugni sacri di Nanto sconfitti da Kenshiro.

“Tsk! Sei stato causa della morte di tutti noi! Ma il nostro scontro avverrà quando anche tu sarai l'unico Maestro di Hokuto...”

A questo insulto Ken replicò con un potentissimo diretto destro, “WA CHA'” parato senza alcun problema dalla mano aperta dell'uomo di Nanto.

“Ha! Ha! Sei potente Kenshiro e onestamente non poteva essere diversamente. Hai battuto Souther...”

Ken gli sorrise sarcastico riprendendo la posizione di rilassamento. In piedi dritto a lui con le braccia distese lungo i fianchi. Le mani serrate in pugni pronti ad intervenire ma conscio che la provocazione non aveva sortito effetto alcuno.

“Già. Ho sconfitto il Maestro più forte di Nanto, e solo perché aveva perso la retta via... Quella che anche tu faresti meglio a prendere ora!”

L'uomo noncurante voltò le spalle a Kenshiro e fece per saltare sul suo destriero bianco apparso sul momento da dietro la rupe dalla quale era piombato lungo il sentiero.

“Tsk! Quanto alla retta via seguirò il consiglio e sarà bene che tu faccia lo stesso...” Poi dando un colpo di redini al suo cavallo per spronarlo a partire concluse guardando negli occhi il successore di Hokuto “...Hai solo sconfitto l'uomo con lo stile più potente di Nanto... Non il più forte!”

Il samurai scomparve all'orizzonte mentre Ken lo fissava curioso della direzione in cui esso era diretto. Bart piuttosto sconvolto chiese quindi al possente amico chi fosse quell'uomo.

“Non è uno qualunque. Credo sia il sesto pugno sacro di Nanto!”

CAPITOLO 2


Rientrato al suo immenso palazzo, nel profondo Sud-Est del paese, ai confini dell'immenso deserto Pacifico dove nessuno, né Souther né Raoul si erano ancora avventurati, il sesto generale di Nanto decise di spogliarsi dell'armatura. Nella sala MAGNA del palazzo ad attenderlo sua moglie Tou e il padre della stessa Rihaku, suo consigliere di guerra. La bella e giovane donna corse verso di lui per aiutarlo a togliere gli schinieri come la più devota delle mogli o peggio delle schiave. Tale servilismo innervosiva sempre Kyoshi, il quale con gentilezza chiese alla moglie di evitare...

“Non devi piccola! Faccio da me...“ Poi facendo un cenno col mento verso l'anziano padre della ragazza ma senza distogliere lo sguardo da lei “Ora puoi lasciarci soli amore?”

La giovane donna addestrata alla filosofia NANTO fin da bambina rivolse un flebile sì al marito, con gli occhi lucidi e conscia che quello che il marito e il padre stavano per intraprendere era un consiglio di guerra vero e proprio.

Kyoshi era un uomo sui 2 metri e i 30 anni di età, capelli corti e corvini con frangia frastagliata. Gli occhi profondi e sinceri. Due smeraldi verdi capaci di sondare a fondo il cuore del proprio interlocutore. Atletico e sufficiente muscoloso arrecava un taglio verticale sulle labbra, ricordo di qualche disavventura giovanile, nonché una ferita a croce sul petto. Una enorme croce di Nanto scolpita sul petto e sull'addome frutto di uno scontro con un altro pugno sacro in passato.

Rihaku sudava freddo. Il baffuto e anziano stratega era anche a capo dell'ordine dei CINQUE ASTRI IN CERCHIO, uomini speciali al servizio del sesto generale di Nanto.

Riposta l'armatura lo sguardo indagatore di Kyoshi si soffermò sul suocero.

“Hai radunato tutti Rihaku?”

“L'esercito è al completo... Ma dei CINQUE ASTRI solo Shuren e Hyui hanno risposto. Loro saranno le ali del nostro schieramento. Hanno piccoli plotoni molto veloci e ben addestrati. Non la spunterebbero mai in uno scontro frontale contro l'esercito di Raoul...”

Kyoshi strinse i pugni pensando al Re di Hokuto.

“Raoul! Quel bastardo assassino sta già marciando verso queste terre... Lo intercetteremo...”

Rihaku per carattere non avrebbe mai dato il contrario al suo Generale ma la paura di doversi scontrare con un nemico tanto forte lo tradì...

“Non proprio mio signore! E' lei a volerlo intercettare... Se ci nascondessimo forse...”

Lo sguardo di rimprovero del suo signore impedì a Rihaku di proseguire. Kyoshi ora camminava sicuro e deciso verso di lui...

“Hanno ucciso tutti i pugni sacri di Nanto! Come osi anche solo pensare di nasconderci Rihaku del mare?”

Rihaku chiese scusa inginocchiandosi e abbassando il capo.

“Non volevo mancarle di rispetto mio signore ma gli Hokuto hanno ucciso il sacro imperatore Souther... Nessun NANTO può superare la FENICE...”

Ora più riflessivo Kyoshi controbatté pacato...

“E' vero ma Souther non disponeva del miglior stratega di queste terre e di un esercito come il nostro... Tuttavia Hokuto deve pagare!” Dopo aver sorseggiato del vino versato nel calice dalla coppa vicina al suo trono il principe di Nanto soggiunse

“... Mi sono allenato tutta la vita per superare i miei limiti! Ho affinato la miglior tecnica di difesa del mondo: il pugno flessuoso di NANTO... Il mio stile e quello di Souther sono agli antipodi... “

Rihaku osò una volta ancora controbattere...

“Ho visto i figli di Ryuken in azione. Sono dotati di un talento innato che neanche il loro padre e Maestro possedeva... Sono dei predestinati...”

Questa volta Kyoshi andò proprio su tutte le furie.

“NOOOOOOOOOOOOO!!! Il talento non è l'unica cosa che conta a questo mondo... Io sono diventato un pugno sacro sudando e faticando, allenandomi ogni giorno... Nessuno è insuperabile. Neanche Souther lo era... Chiama immediatamente l'ORCO FUDO! Devo allenarmi ancora prima di domani!”

CAPITOLO 3

Raoul non poteva che pensare a Toki e alla sua triste fine. La morte del fratello più caro, dell'unico amico che avesse mai avuto lo aveva sconvolto. Tuttavia non poteva cedere il passo verso la conquista del mondo... Alcuni suoi uomini avevano esplorato ulteriormente la zona a Sud della regione scoprendo delle città fiorenti da conquistare. Qualche regnante imponeva la sua legge con la forza, altri tentavano una quantomai improbabile democrazia.
Di questi ultimi Raoul era divertito... Ogni volta che incontrava un villaggio di quel tipo era solito dare una lezione all'anziano che ne avesse anche solo parlato.
Gli uomini non sono mai nati uguali. Questa era la filosofia del Re di Hokuto.

In pochi potevano veramente comprendere i suoi scopi ma questo non lo aveva mai fermato. Men che meno poteva tirarsi indietro ora che l'imperatore Souther aveva lasciato la scena sotto i colpi del legittimo successore di Hokuto.
Tsk! Kenshiro, il minore dei fratelli, quel patetico sentimentalista si era messo in testa di poter dare ordine a quell'epoca di caos da solo contro tutti. Un solo salvatore per interi popoli ridotti alla fame e all'impotenza di fronte alle orde di barbari che contavano nella sola forza bruta per impadronirsi di terre, donne e cibo.

Fino ad allora lo scontro finale con KENSHIRO era stato solo rimandato. Raoul non temeva KEN ma in cuor suo dopo averlo visto battere il sacro imperatore nonché RE DI NANTO Souther sapeva di doverlo temere.
Ma queste erano sfide del passato, quando forse ambiva ancora al titolo di legittimo successore di Hokuto.
Poco importava, c'erano ancora alcune città che opponevano resistenza al suo dominio, al suo regno faticosamente messo in piedi con la forza dei suoi soli pugni e di quei predoni addomesticati che come qualsiasi animale feroce avrebbero fatto estinguere le risorse prima di comprenderne l'allevamento.
Le scimmie divorerebbero tutte le uova di piccione senza permettere loro di riprodursi.
Il popolo andava conquistato e guidato, doveva essere la prima fonte del proprio potere e i contadini, le maestranze tutti dovevano essere sotto il controllo di un solo potere, tutti controllati da quello che nella mente di Raoul era un bene e in quello dei suoi sudditi un MALE MINORE.

Ora Raoul in capo ad una parte del suo esercito e in sella al suo destriero Re Nero si preparava alla conquista degli ultimi avamposti delle terre che un tempo delimitavano l'isola di Honsu ora circondate da uno sterminato deserto.

In testa a mille soldati verso l'estremo Sud del suo Regno il Re del Pugno si avviava verso l'ennesima conquista.
Sovra-pensiero senza rendersene conto Raoul si trovò così davanti ad un uomo in capo ad un plotone di alcune centinaia di unità. Arcieri, fanti e alcune unità di artiglieria grezza come catapulte di fortuna. Una landa deserta e solo una decina di metri a separare i due comandanti dei rispettivi eserciti.
Dall'altro lato un uomo completamente bardato da un'armatura da samurai cromata in sella ad un cavallo bianco decisamente più esile di Re Nero ma non meno fiero e slanciato.

Raoul resosi conto del problema girò lo sguardo verso il suo luogotenente Barga che probabilmente non lo aveva avvisato, invece lo notò ben 20 passi più indietro sbracciarsi ed urlare. L'esercito di Raoul benché più numeroso aveva tentato invano di chiedere al proprio comandante di fermarsi.
Quei codardi non riuscivano ad avanzare senza imposizioni neanche in superiorità numerica.
Il Re del pugno fatto un rapido calcolo, intimò l'uomo in armatura che nel frattempo fece per scendere dal suo destriero.
Raoul aveva assistito spesso ad incontri del genere con altri pseudo re autoproclamatisi, alcuni vista la disparità numerica degli eserciti proponevano di risolverla in uno scontro fra Re che puntualmente Raoul vinceva con un sol pugno dei suoi, altri imploravano pietà per i civili del villaggio, altri ancora proponevano assurde contrattazioni o patti di non belligeranza. Gli ultimi erano decisamente i più illusi di tutti secondo Raoul. I più divertenti, ma questa volta il Re di Hokuto non era dell'umore adatto.

“Zitto uomo di latta! Non voglio neanche sentirla la tua supplica... Non mi interessa da quanto regni su queste lande desolate e a quale titolo, RESA INCONDIZIONATA O MORTE!!!”

Dietro l'elmo gli occhi verde smeraldo del condottiero parvero sorridere sornioni...

“Tsk! Io non sono un capovillaggio di frontiera. Ma in fondo è da te, sei sempre stato arrogante Raoul!”

L'avanzata a piedi dell'uomo in armatura, l'incedere sicuro verso il Re del pugno inquietò e innervosì Re Nero; lo stallone venne calmato da una tirata di redini del suo gigantesco padrone che ora poté notare l'altezza del suo avversario non di certo inferiore. Avvolto in tutto quel metallo si ergeva un uomo meno possente ma alto e spavaldo quanto l'uomo di Hokuto.

“Tu conosci il mio nome? … “ La domanda di Raoul non ricevette altra risposta che l'indice dell'uomo in armatura ad indicare lo stemma scarlatto sul suo elmo. Sopra la fronte la croce di Nanto.

“Tsk! Devi essere un altro di quegli invasati di Nanto... Certo! Ma sebbene tu conosca l'arte della lotta siete davvero pochi per reggere lo scontro...”

Facendo cenno a Raoul di scendere dal cavallo l'uomo di Nanto replicò “I numeri non contano, solo le stelle... Farò brillare quella della morte su di te!”

I pavidi uomini di Raoul costretti dal luogotenente Barga riuscirono pian piano a recuperare la posizione e ormai lo sostenevano da vicinissimo... Incerti sul procedere allo scontro frontale attendevano comunque l'ordine del proprio comandante e Re.

“Dago! Kora! Presto voi e le vostre fruste TAISHAN annientate questo farabutto in uno scontro fra stelle minori... Ha! Ha! Ha! Se vincerai straniero... Avrai l'onore di batterti con me...”

I due Taishan non se lo fecero ripetere due volte e prima ancora che gli uomini del generale di NANTO potessero intervenire Dago venne affettato in tre parti verticalmente mentre Kora finì con le spalle a toccare Re Nero indietreggiando a tal punto da infastidire l'animale.

“Cosa mi succede Re di Hokuto? Le mie fruste! Le ha affettate... Mi ha fatto qualcosa non capisco cosa... Non capisco cosa... Aiutatemi!”

Re Nero fece per schiacciare il patetico soldato di Raoul ma questi si sgretolò in fette verticali. Raoul commentò tornando alla realtà...

“Un effetto ritardato nel Nanto? Non sei un uomo normale! Devo ammetterlo. Scenderò da cavallo per abbatterti, te lo sei guadagnato!”

Barga decise di dissentire.

“Non è necessario sua Maestà! Siamo nettamente superiori in numero, questi bifolchi non meritano di morire per mano vostra!”

Raoul con un rapido sguardo di rimprovero azzittì Barga.

“Ho deciso di risolverla alla vecchia maniera. Duello fra Re! Chi vince conquista... Nessun spargimento di sangue se i suoi si arrenderanno! Sarà un ottimo test per provare le mie forze prima di regolare un conto in sospeso...”

L'uomo di Nanto portò le mani davanti al petto e le unì come in segno di difesa, Raoul pronto ad attaccarlo inveì mentre caricava un diretto destro “CHE DIAVOLO FAI TI PREPARI A PRENDERLO IN PIENO?” SBAAAAAMMMM

Il pugno del Ken Oh si abbatté sull'uomo di Nanto facendolo retrocedere di alcuni metri. Gli stivali dello stesso solcarono il terreno. Lui si accartocciò nell'intento di attutire il potentissimo colpo. Alcune piastre che componevano l'armatura saltarono, ma tutto sommato l'uomo di NANTO non riportò danni stupendo i presenti, compreso Raoul. Ripresosi e rimessosi in posizione di difesa spronò il Re di Hokuto a colpirlo di nuovo.

“Non male davvero! Il tuo pugno è ancora superiore a quello di Kenshiro! Lui però ha battuto Souther mentre tu dov'eri? Tsk! Ma questo non mi sorprende. L'assenza di Kata di difesa non può che portare alla sconfitta! Tuttavia tu e tuo fratello pagherete per aver reciso le ali del Nanto... Voi Hokuto avete oltraggiato duemila anni di collaborazione e sacralità!!!”

Raoul completamente disinteressato al discorso sulle sacre discipline replicò...

“Come hai potuto resistere al mio pugno? La tua armatura ha del miracoloso! Grrr...”


“Se ci tieni a saperlo. La mia è l'armatura del SESTO GENERALE DI NANTO!!! Ma non è solo lei a rendere la mia difesa così resistente...”

Raoul per un attimo rimase imbambolato, aveva sentito parlare del sesto pugno sacro ma non ne conosceva l'identità, ancor meno pensava potesse essere così potente. Quello che doveva essere l'ennesimo scontro con uno sparuto esercito stava trasformandosi in una battaglia importante. Per quanto gente come Shin, Yuda e Rei non l'avessero mai spaventato, a capo di un esercito come quello sarebbero stati dei brutti clienti. Quest'uomo aveva tutta l'aria di esserlo ancora di più.

Ripresosi dallo stupore Raoul contemplò la situazione.

“E' dunque uno scontro fra Maestri questo? Ha! Ha! Ha! Bene ora so che devo ucciderti lentamente! Ti farò soffrire per incutere timore a chiunque oserà affrontarmi in futuro.”

Raoul terminò la frase lanciando un'ondata di ki con il palmo della mano destra “Mano lucente di Hokuto!”

Il sesto generale di Nanto non si scompose e parò il colpo da fermo. Poi con calcolata arroganza replicò...

“Hai finito con i colpi di repertorio Raoul? Se è tutto qui quello che sai fare mi deludi pesantemente.” Poi rivolto al suo esercito alzò un braccio in segno di comando “ORA!!! ATTACCATE AI FIANCHI!!!”

Alle ali dello schieramento di Raoul, plotoni di abili arcieri in moto, uno da sinistra e uno da destra attaccarono all'unisono. Da una parte le armate del vento di Hyui e dall'altra quella delle fiamme di Shuren, due fratelli facenti parte della guardia del sesto generale. Due Nanto minori capaci di abbattere decine di uomini di Raoul.

Barga sbigottito ordinò di serrare i ranghi ma molti uomini dell'esercito batterono in una ritirata confusa. Raoul per un attimo perse di vista lo scontro col suo avversario e voltatosi indietro finì per sentire una fitta sul petto.

“Arghhhhh!!! Bastardo Maledetto”

Il sesto generale lo aveva colpito con entrambe le mani sui pettorali. Ora le dita di ciascuna mano del Maestro di Nanto erano penetrate nel suo corpo. Non troppo in profondità ma abbastanza da procurargli due brutte ferite.
Kyoshi fra sé e sé pensò << E' molto più resistente di quel che credevo... E' dotato di una corazza incredibile! >>

Raoul afferrò i polsi del sesto generale nel tentativo di staccarselo di dosso, e non senza fatica vi riuscì scaraventandolo a terra... Poi con una mano sul petto quasi a raccogliere il suo sangue e con un pizzico di affanno Raoul lo apostrofò.

“Hai osato colpirmi a tradimento animale!!! Hai disonorato te stesso... Meriti di morire ora e subito!”

Mentre l'uomo di Nanto si rialzava l'esercito alle sue spalle dava la carica decisiva a quello di Raoul che ormai era una compagine di uomini in fuga. Raoul con i suoi pugni provò ad ucciderne il maggior numero ma ancora una volta fu fermato dal generale di Nanto che gli afferrò i polsi.

“La difesa totale è l'arma del sesto generale di Nanto. La Fenice e lo Sparviero sono agli antipodi!”

Raoul divincolatosi finalmente fece per sferrare i CENTO PUGNI LACERANTI DI HOKUTO

“Wa-ta-ta-ta-ta-ta-ta-ta-ta-ta-ta-ta!”

Kyoshi parò quasi tutti i colpi tranne l'ultimo che trapassò la sua spalliera di metallo facendogli schizzare parecchio sangue. Rihaku urlò il suo nome da dietro le fila dell'esercito e la mano destra dell'uomo di Nanto si portò alla ferita come a voler bloccare l'emorragia.

Raoul festante e gigantesco caricò l'ultimo dei suoi pugni portando indietro il braccio destro e sorridente soggiunse preso dallo sforzo...

“MUORIIII BASTARDO NANTO!!!” ma il pugno del Re di Hokuto si fermò a metà strada, un piccolo buco sotto la sua spalla, sul deltoide gli impedì di portare a segno il suo colpo. Da quella piccola ferita sgorgava copioso del sangue molto scuro e Raoul sentì una fitta di dolore lancinante.

“Arghhhhh...” Socchiuse gli occhi e si portò la mano sinistra sulla piccola ferita, poi chiese quasi incredulo al suo avversario “Che diavolo mi succede? Questo non è un punto di pressione...”

Divertito ma dolorante Kyoshi replicò “E' un ATEMA! Meridiani di energia che bloccano il chakra... L'ultimo segreto di NANTO per bloccare le tecniche a base di energia spirituale...”

Raoul colpì quindi con la mano sinistra alcuni suoi tsubo sulla spalla sbloccandola e protratte le braccia a mano aperta lanciò un fascio di ki potentissimo che investì il sesto generale di NANTO “Tensho Honretsu!!! MUORIIIII!!!”

L'onda colpì il Maestro di Nanto e ne distrusse l'armatura che si sparse sul campo di battaglia. Kyoshi finì a terra ferito e sanguinante ma pronto a rialzarsi...

“Eh! Eh! Eh! I miei complimenti Raoul! Nonostante abbia colpiti i tuoi ATEMI più importanti sei ancora in grado di ferirmi... Quanta energia...”

In quell'istante un meravigliato Raoul dovette parare un calcio circolare del suo avversario, sentì le forza abbandonarlo finché una manata lo colpì l'addome “A-ta!!!” un nukite gli trafisse e procurò altri tre piccoli buchi sull'addome.

Raoul indietreggiò sfilandosi di nuovo dalle dita dell'avversario e notò di aver disegnate su di sé le sette stelle dell'orsa maggiore...
Kyoshi lo indicò con grinta e determinazione...

“Dei 35 ATEMI ho colpito i 7 che sigillano il pugno del MAESTRO DI HOKUTO... Ora non puoi più sconfiggermi Raoul! Sei stato sconfitto solo dalla tua arroganza! Non sempre vince il più forte o l'esercito più numeroso...” Poi rivolgendosi di nuovo con una mano verso i suoi uomini intenti ora ad attaccare frontalmente l'esercito di Raoul soggiunse vittorioso...

“Manca l'ultimo ATEMA... Quello della stella della morte! Quello che Shin non premette sul corpo di Kenshiro!”

Quella sera stessa gran parte dell'esercito di Raoul venne sgominato, ma molti scapparono e furono in grado di salvarsi. I più codardi non osarono fare nulla se non salvare sé stessi ma i fedelissimi di Raoul fra i quali il luogotenente Barga ferito ma scampato alla disfatta riuscì in sella al suo cavallo, decisamente debilitato a raggiungere Kenshiro.

Gli corse incontro e lo raggiunse al villaggio di Mamiya dove sperava di trovarlo... Barga e alcuni uomini fedelissimi di Raoul chiesero aiuto a Ken.

“Maestro Kenshiro ci aiuti: HANNO CATTURATO RAOUL!!!”

Edited by Raoul - 14/1/2015, 14:22
 
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view post Posted on 12/1/2015, 01:24     +1   -1

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Figata, così viene pure rivalutato lo stile di Shin.
Però Kyoshi non insulta Kenshiro, gli ricorda solo che ci sono più maestri di Hokuto.
 
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Lenny
view post Posted on 12/1/2015, 08:44     +1   -1




dai dai il seguito !!!!!!!!
 
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view post Posted on 12/1/2015, 12:33     +1   -1

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Ma io volevo la storia con Re Asam! Il nanto ha rotto :P ne hai già scritto abbastanza...
 
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view post Posted on 12/1/2015, 16:10     +1   -1
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In effetti ne ho scritto abbastanza... Potrei interrompere la produzione e lasciare RAOUL in prigione. Chissà se a Ken interesserà salvarlo? Boh... :-p: :laugh.gif: :biggrin.gif:
 
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Shin di Nanto-
view post Posted on 12/1/2015, 20:18     +1   -1




ancora non ho letto ...ma già il titolo un "mi piace"

.............

letto tutto di un fiato....mi è piaciuto molto...mi sembrava di averlo visto....mi è piaciuto molto l'"Omaggio" a Sauzer e Shin....oltre all'ultimo segreto di Nanto...aspetto con ansia il seguito!
grazie Raul sei un grandissimo

Edited by Shin di Nanto- - 12/1/2015, 21:21
 
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nantofan
view post Posted on 13/1/2015, 00:40     +1   -1




Grandissimo!
Complimenti come sempre Raul!
 
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view post Posted on 13/1/2015, 01:09     +1   -1
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....utente Raul, lo so che posso risultare noioso nel giudicare i tuoi racconti,.....ma non posso far altro che dirti...... COMPLIMENTI!.......dovrebbero fare dei gaiden sui tuoi racconti!
 
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view post Posted on 13/1/2015, 14:14     +1   -1
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Grazie mille ragazzi, li scrivo giusto per divertirci assieme con i film che mi vedo nella mia mente... :laugh.gif: :biggrin.gif:

Cmq non è certo finito. Ce n'è ancora un bel po', e continuate a seguirmi. Cioè io l'ho già visto tutto ma devo solo trovare il tempo di raccontarvelo al meglio.
 
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Shin di Nanto-
view post Posted on 13/1/2015, 21:13     +1   -1




solo una domanda,ma siccome è inserito temporalmente post sauzer e pre Ken vs Raul final round ,lo possiamo considerare come un'aggiunta o una possibile evoluzione alternativa della storia???
 
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view post Posted on 14/1/2015, 07:26     +1   +1   -1
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CITAZIONE (Shin di Nanto- @ 13/1/2015, 21:13) 
solo una domanda,ma siccome è inserito temporalmente post sauzer e pre Ken vs Raul final round ,lo possiamo considerare come un'aggiunta o una possibile evoluzione alternativa della storia???

Finale alternativo al manga a partire dalla morte di Toki per mano di Ryuga. Qui Julia però è morta per davvero e sia Ryuga che Juza hanno motivo di odiare Kenshiro.
 
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view post Posted on 14/1/2015, 07:56     +1   -1
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2000 anni di storia Hokuto

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Molto bello, complimenti!
 
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Lilith Daimon
view post Posted on 16/1/2015, 22:54     +1   -1




Sono Zahra.
Mi piace, scrivi benissimo.
Questo Kyoshi ha dato una bella lezione al Re del Pugno e tutto sembra credibile.
Mi piace anche la sua filosofia "la volontà abbatte il destino"
 
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view post Posted on 16/1/2015, 23:16     +1   -1
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CITAZIONE (Lilith Daimon @ 16/1/2015, 22:54) 
Sono Zahra.

...ma quanti nick hai?...se non sbaglio ne avevi anche altri,...i quali non ricordo al momento!

...posso chiedere come mai usi più nick?
 
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view post Posted on 16/1/2015, 23:44     +1   +1   -1
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CAPITOLO 4

Kyoshi era seduto sul suo trono nell'aula magna del consiglio di guerra. Con lui ritto in piedi appena davanti al greve portone di legno scuro, lo stratega sopra i sessanta Rihaku del Mare. Mentre veniva medicato e fasciato abbondantemente sul trapezio sinistro dalla bella moglie Tou, Kyoshi fissava la sua mano destra. I suoi occhi color smeraldo si rimpicciolivano ad ogni tentativo di stringere il pugno e non riuscivano a credere a quel tremore. La mano indolenzita non voleva saperne di chiudersi a pugno e tremava. Una smorfia sull'angolo destro della bocca tradì il suo dolore anche davanti alla donna che tanto amava. Tou seppur preoccupata continuava a medicarlo con premura e dedizione, fasciandolo a più riprese, ma più lui contraeva i muscoli e più i bendaggi si sporcavano di sangue. Rihaku prese parola e osò stuzzicarlo...

“Siete stato colpito su un punto di pressione. Per vostra fortuna non si tratta di un punto vitale... Il vostro avversario ha sofferto la velocità del pugno di Nanto!”


Con stupore, quasi non si fosse accorto della presenza del suocero Kyoshi spostò il suo sguardo intenso sul vecchio stratega di guerra.

“Lo so! Ma... Argh!!! E' la condizione della mia armatura che preoccupa... Non queste ferite! ”

Rihaku girò a sua volta lo sguardo verso quel che rimaneva degli schinieri e il bavero dell'armatura del sacro pugno di Nanto. Scuotendo la testa soggiunse...

“Nessuno dei nostri armaioli è in grado di ripararla subito! Non prima di una settimana o due... Senza di essa lo stile difensivo dello Sparviero di Nanto viene meno!”

Tou preoccupata si strinse al suo uomo sia pur procurandogli una fitta di dolore della quale Kyoshi evitò di lamentarsi. Poi indicando il GOSHASEI del mare ordinò:

“Guadagneremo tempo! Manda FUDO e JUZA contro di lui, prima che osi venire qua a liberare il Ken Oh...”

Rihaku ancora pessimista non poté rassicurare il suo signore...

“Juza odia Kenshiro con tutte le sue forze, ma non combatterà al nostro fianco... La nuvola preferisce agire da sola... Fudo ed io staremo di guardia al castello mentre Shuren e Hyui sono già partiti. Ho pensato a tutto e loro hanno agito ancor prima di me... Quei due stravedono per il guerriero che siete! La vittoria su...”
Il vecchio cercò di non pronunciare un nome che avrebbe scosso la figlia e corresse il tiro.

“La nostra vittoria gli ha infuso ulteriore coraggio: ho molta fiducia in loro ma so che non potranno fermare Kenshiro... Mi chiedo se sia proprio necessario combattere il successore di Hokuto!”

Kyoshi sobbalzò dal trono quasi buttando a terra l'esile Tou dai capelli chiarissimi dai riflessi turchini e la lunghissima coda. La mano ora stretta a pugno conferiva a Kyoshi il dolore che cercava, così stringendo i denti tuonò

“Quel bastardo la pagherà cara! E' stato lui a uccidere il primo pugno sacro!... Nanto e Hokuto sono due facce della stessa medaglia! Esse vanno preservate...”

Rihaku iniziò a sudare freddo e temere per la propria incolumità al punto da congedarsi senza proferire verbo alcuno. Ormai lo sguardo di Kyoshi era perso nel vuoto e i suoi respiri affannati dalla rabbia oltre che dalla scarsa forma fisica... Ritornato in sé decise di prendere per un braccio la propria compagna e condurla verso le segrete del castello.
In fondo ad un buio corridoio dalle pareti umide di pietra vi erano parecchie celle, molte delle quali abitate da uomini dell'esercito di Raoul catturati la sera prima.
Kyoshi si fermò davanti alla prigione più grande, dalle immense sbarre arrugginite.
La bella e giovane Tou faticava a comprendere e per tutto il tempo aveva chiesto al suo uomo perché mai la stesse portando laggiù senza ricevere alcuna risposta.

Dentro la cella più grande vi era un uomo gigantesco sdraiato faccia a terra, ferito gravemente o forse morto. Non si muoveva. I suoi piedi legati a delle catene a terra le sue mani legate dietro la schiena da una sbarra ancora più grossa del cancello della prigione. Kyoshi aprì il cancelletto e vi entrò conducendovi anche la figlia di Rihaku, inorridita e disgustata dal fetore di quei luoghi. Le suppliche degli altri prigionieri parevano non importare allo Sparviero di Nanto, che preso dalla sua vendetta alzò la testa dell'uomo. Lo tirò su per i biondi capelli quasi platino e ne mostrò il volto alla moglie e diretto a lei...

“Ti avevo promesso che sarei diventato più forte di lui!!! Mi sono finalmente vendicato! Nessuno più potrà rovinare la nostra serenità...”

La bella Tou che aveva faticato a comprendere tutti i discorsi fra il marito e il padre ora comprese appieno a chi si erano riferiti. KEN OH o RE DEL PUGNO doveva essere un qualche nome in codice per riferirsi a Raoul del dojo di Hokuto che lei stessa non conosceva come tiranno. La giovane donna non resse al contraccolpo emotivo e scoppiò in un pianto incontrollato gridando “NOOOOOOOO!!! Raoul... Oh mio DIO NOOOOOOOOOO!!! Lo hai ucciso? Perché? Perché lo hai fatto Kyoshi?”

La donna si gettò sul corpo esanime del Re di Hokuto quasi come a volerlo rianimare, il suo pianto e la sua reazione spaventarono Kyoshi che si rialzò in piedi e camminando a ritroso osservò la scena come terrorizzato... Le sue mani aperte e protese verso Tou e Raoul mentre le gambe lo portavano fuori dalla cella. La sua paura più grande si era manifestata e iniziò a balbettare...

“S... Sei... Innamorata di lui!!! Come osi versare per costui calde lacrime mia principessa? Perché?...”
Poi quasi colto dalla disperazione e a sua volta in lacrime si piegò su sé stesso per urlare “NON PUO' ESSERE!!! Ho passato la vita a credere che tu lo volessi perché più forte di me... Ho fatto di tutto per conquistarti con gentilezza... Ma... Nonostante lui TI ABBIA DIS... TU SEI INNAMORATA DI QUEST'ESSERE IMMONDO?!”

Tou non lo degnò neanche di uno sguardo convinta che la sua reazione le sarebbe costata la vita. Conosceva in fondo suo marito e per quanto buono e innamorato di lei fosse, sapeva cosa riservava ai traditori.
Kyoshi l'aveva sempre amata morbosamente fin da quella volta che tentò di difenderla proprio dallo stesso Raoul. Era poco più che un ragazzo e provò a staccare quell'energumeno dalla già attraente figlia di Rihaku. In quel bosco rimediò una grossa umiliazione. Venne pestato a sangue da Raoul, che ai tempi frequentava già il dojo di Hokuto.
Kyoshi si salvò in extremis quel giorno e fu da allora che si allenò per superare Raoul ed eliminare l'onta subita.
Con la gentilezza, la sua bontà d'animo e la sua smisurata passione per lei riuscì a conquistare Tou negli anni. La prese in moglie ma in cuor suo era convinto che la brutalità, la forza superiore di quell'energumeno di nome Raoul l'avesse sempre affascinata.
Una domanda lo aveva sempre tormentato. Chi avrebbe scelto Tou fra lui e il Re di Hokuto se entrambi fossero stati dei buoni partiti? Lui o quell'uomo violento. No! La sua bella mogliettina non avrebbe mai scelto un uomo dai modi barbari e truci come Raoul. Ne rimase affascinata solo per la forza e così Kyoshi maturò l'idea che se le avesse dimostrato di essere diventato davvero forte, se avesse dimostrato a lei e al mondo di essere il più forte, sua moglie lo avrebbe amato per sempre.
Le donne amavano gli uomini specie in base al loro potere e coraggio. Questa l'errata convinzione dello Sparviero di Nanto. Le donne amavano gli uomini gentili e premurosi, questa l'errata convinzione del mondo che lo circondava.
Le donne forse non sapevano cosa volevano... Ma non Tou, non una donna così bella e intelligente dall'avergli rapito il cuore.


Ma ora era tutto chiaro: Tou per un qualche motivo inspiegabile, per qualcosa di irrazionale, dalla quasi violenza subìta finì per innamorarsi segretamente del suo aggressore. Raoul quell'uomo così rude e violento. Segretamente lo aveva sempre seguito e ammirato. Kyoshi ne aveva più che il sospetto ma solo ora poteva realizzare il tutto e a mente fredda chiuse il cancelletto della cella mentre la moglie noncurante di essere stata condannata, gli chiedeva a squarciagola perché mai avesse ucciso Raoul... La stupida faida fra Hokuto e Nanto poteva essere fermata e ora lui non era diverso dal successore che osò sporcarsi del sangue di un Pugno Sacro.
Così in modo sommesso e quasi da sconfitto le confessò di non aver ucciso Raoul...

“Ho colpito l'ATEMA della morte apparente. Esso è noto anche agli HOKUTO... Si risveglierà perché in fondo io... Ho sempre saputo.”

Tou non si scompose alla vista di Kyoshi che di spalle le parlava e si allontanava, neanche si sentì offesa o scoperta dai riferimenti alla sua recente gravidanza. Aveva concepito quella nuova vita proprio durante i suoi incontri con Raoul ma ciò che comprese dalle parole di quello che fino a poco prima era suo marito, era che Raoul era ancora vivo. Le importava solo di quello e non temeva per la sua fine, per il suo passaggio da principessa a schiava. Forse per evitare che suo padre si ribellasse Kyoshi lo avrebbe ucciso preventivamente, ma anche questo passò nella sua mente come qualcosa di secondaria importanza: l'uomo che veramente amava era lì con lei e presto si sarebbe ripreso.

Tuttavia Kyoshi non osò neanche pensare di uccidere Rihaku. Il vecchio con le sue esitazioni sul non rivelare il nome di Raoul, aveva praticamente confessato di conoscere la debolezza della figlia almeno quanto suo marito.
Se Rihaku l'avesse scoperta in cella col Ken Oh non avrebbe neanche fiatato, convinto di dover nascondere una mancanza di Tou.



CAPITOLO 5

Ken dopo una comprensibile esitazione decise di provare a salvare Raoul ma non diede mai garanzie agli uomini del Re di Hokuto, cosicché Barga, il più fedele fra gli uomini del Re in uno degli accampamenti notturni lungo il cammino verso il palazzo di Nanto del sesto generale si permise di dire al successore di Hokuto...

“Maestro Kenshiro... Voi non siete mio alleato eppure il nemico del mio nemico è mio amico! Almeno fino a quando non libereremo vostro fratello...”

“E' mio fratello ma qualcuno doveva pur fermarlo! Si è macchiato di troppi crimini.”


Questo il commento asciutto di Kenshiro alle preghiere di Barga. In altre parole il legittimo successore non avrebbe mai permesso che Raoul formasse nuovamente il suo esercito e Barga comprese tuttavia si permise di aggiungere genuflesso e a capo chino davanti al legittimo successore di Hokuto.

“Hanno un grande esercito, noi siamo dei validi guerrieri... Potremmo renderci utili!”

Ken per nulla incline alle battute sorrise a mezza bocca e acconsentì con un cenno del capo.
Il mattino seguente l'uomo dalle sette stelle sul petto e l'élite dei soldati di Raoul capitanati dal prode Barga si incamminarono verso il palazzo di Nanto.
Una pioggia di frecce incendiarie colpì alcuni uomini a cavallo. Ken con un solo braccio raccolse una ventina di frecce indirizzate verso l'automezzo dove lui e i piccoli Bart e Lynn venivano trasportati. Barga si allarmò e ordinò ai suoi uomini di difendere la posizione e fare scudo...

“Proteggete il MAESTRO KENSHIRO!!! Dev'essere l'armata rossa... La cavalleria veloce dell'esercito dello Sparviero!!!”

Uno dei più grossi fanti dell'armata di Raoul che brandiva una pesante ascia pronto allo scontro più cruento...

“Capitano Barga sull'altro versante della collina ci sono anche gli uomini dell'armata azzurra... Siamo due plotoni contro uno! Non ce la faremo!”

Le moto rombanti dei due plotoni più veloci e letali dell'armata del sesto generale di NANTO si avvicinarono, alcuni uomini di Raoul riuscirono ad eliminare gli arcieri più sfrontati del nemico, ma presto si trovarono in svantaggio numerico e strategico venendo facilmente accerchiati.
A capo dei due plotoni un uomo vestito di rosso dal collo piumato. Shuren delle fiamme, la furia rossa dei cinque Astri in cerchio si presentò affrontando Kenshiro al centro dello schieramento.

“Che ci fai in mezzo a questa plebaia Maestro di Hokuto? Non avevi il coraggio di affrontare il mio signore da solo?”

Ken senza scomporsi troppo si scagliò verso Shuren sferrando un diretto destro potentissimo “WA CHA'!!!” , tuttavia il goshasei del fuoco riuscì a schivare il colpo e contrattaccare con una sferzata delle mani tagliando superficialmente la giacca di Kenshiro. Il legittimo successore di Hokuto si tolse l'indumento che adesso andava in fiamme per una qualche reazione chimica accesa dall'aura del nemico.
Quel capitano dell'esercito dell'ultimo pugno sacro di Nanto era su un altro livello rispetto ad un capitano dell'esercito di Raoul.

<< La tecnica di Rei con l'aggiunta del fuoco? >> Pensò fra sé Kenshiro.

Sotto l'incitamento dei suoi uomini festanti Shuren sorrise fiero osservando le punte delle sue dita fiammeggianti.

“Tsk! Non riuscirete mai a liberare quel mostro di Raoul! “

Nello stesso momento Shuren sputò un fiotto di sangue, e piegatosi si toccò il petto come colpito da un infarto. Gli occhi strabuzzanti e le urla dei suoi uomini preoccupati rovesciarono immediatamente la situazione... Poi comprese.

“Maledetto!”

Barga lo interruppe precedendo Kenshiro.

“E' sufficiente il vento del pugno di Hokuto per gente come voi. Ritiratevi finché siete in tempo!”

Shuren si infuriò e sotto gli occhi del fratello Hyui del vento tentò nuovamente di attaccare Kenshiro con le sue mani aperte come fossero degli artigli...

“Non ci credo! La mia tecnica di Nanto non può essere ridicolizzata! Colpo delle fiamme di NANTO!!! Arghhhhhhhhhhhh!!!”


Kenshiro schivò i colpi del Goshasei con rinnovata facilità per poi afferrargli il polso della mano destra e bloccarne i movimenti. Shuren ne sentì il peso dell'energia combattiva.

“La tua dev'essere una delle scuole affini al pugno sacro dell'uccello d'acqua di Nanto!”

Ken guardando negli occhi Shuren comprese di averci preso in pieno. Quell'uomo si muoveva e combatteva come il suo amico defunto Rei, era perfino capace di dar fuoco alla propria aura ma in qualche modo il suo pugno era decisamente più debole di quello che aveva conosciuto come uno dei pugni sacri di Nanto.
Shuren sudava freddo e stringeva i denti dal dolore e non appena l'uomo dalle sette stelle mollò la presa sentì un dolore lancinante alla mano...

“Arghhhhhhh!!!! Mph... Che dolore!!!”
tentò di stringerla con la sinistra ma comprese di aver qualcosa di rotto.
Una nuova ondata di frecce incendiarie si abbatté sul plotone che accompagnava Kenshiro; gli uomini di Barga caddero a decine mentre Hyui del vento si precipitò a coprire le spalle al fratello frapponendosi fra lui e il successore di Hokuto. Poi con la coda dell'occhio rivolta verso suo fratello Shuren alzò la posta in gioco.

“Assieme possiamo batterlo fratello!”
 
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58 replies since 11/1/2015, 21:05   1526 views
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