Ken il Guerriero - Hokuto No Ken.it

Nanto Shinsen

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view post Posted on 30/9/2013, 18:27     +1   -1
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NANTO SHINSEN

PROLOGO
1998 in un dojo cinese di Shangai. Un anno prima dell'olocausto.


Il gigantesco Maestro Kwang Lju apparteneva in origine alle 108 Scuole di Nanto. La sua Scuola faceva parte direttamente alle subordinate scuole della FENICE DI NANTO, più precisamente la TECNICA AZZURRA. Uno dei tanti stili sviluppatosi lungo il FIUME AZZURRO cinese ma ormai da un secolo, da quando le isole dell'arcipelago di OKINAWA era passato ai giapponesi, la scuola stessa era colma di praticanti nipponici.
Il temerario e possente Maestro, dal carattere collerico e i capelli divenuti bianchi fin dalla gioventù , amava vestirsi dello stesso colore dei capelli. Profondamente spavaldo in antitesi con i nomi delle 6 scuole sacre di Nanto prese a farsi chiamare l'avvoltoio di Nanto. Scelse il nome del rapace più grosso al mondo come a volersi dichiarare al di sopra delle 6 Scuole del NANTO SEIKEN che avevano come riferimento dei volatili.
Ma vista la sua straordinaria aura combattiva era meglio noto come La mano lucente di Nanto, caratteristica la sua per niente comune fra le fila della sacra arte.
Fu quando sotto questo nome uccise in una disputa un altro Maestro NANTO qualche mese prima che gli uomini più importanti in seno alla millenaria disciplina ebbero un riscontro negativo della sua sfrontatezza. Era divenuto un problema.
Dopo aver ucciso in duello Aka delle fiamme, Kwang Lju si vantò di aver inventato una tecnica che trascendeva dal NANTO.
Ora mentre era intento ad insegnare la sua arte ai suoi discepoli scorgeva un'ombra inquietante dietro la porta del suo Dojo.

“Chi va là? Ti ho visto nonostante il tuo fare silente...”

Un uomo possente ma cieco con dei lunghi tagli sulle palpebre e la fronte venne fuori dall'ombra e gli si avvicinò, fu in questo istante che Kwang lo riconobbe.

“Shu!” Ora più sereno disegnava un mezzo sorriso sulla sua bocca - “Fra i Sacri guerrieri di Nanto sei quello che stimo di più! Che ci fai qui? Potevi avvisarmi anziché intrufolarti come un ladro...”

La risposta seria e veloce di Shu ne tradivano le intenzioni.

“Sono entrato dalla porta principale invece. E sai anche perché siamo qui!”

“Siamo? Non sei solo?”

Dall'ingresso principale un uomo dai capelli corti e biondi, con un mantello bianco arrecante la stella a croce di NANTO compare e avanza verso il MAESTRO Kwang.

“Kwang Lju sei accusato di alto tradimento in seno alla nostra Scuola. L'uccisione di Aka delle fiamme potrebbe portarci al caos e sai BENE cosa vuol dire questo.”

Kwang di fronte ai suoi allievi riconosce quell'uomo e china il capo in segno di riverente saluto, nonostante sia decisamente più alto dello stesso.

“Miei allievi salutate il Re di Nanto! L'uomo della tecnica più potente in seno alla nostra disciplina finora... Il Sommo Souther successore di Ogai il Grande.”

Souther senza lasciarsi adulare.

“Quel finora basterebbe da solo a decretare la punizione che meriti. Mostrami la tua tecnica questa è una sfida al tuo Dojo. Se ti rifiuti i miei uomini qui fuori incendieranno queste quattro travi di legno marcio!”

Ora l'espressione di Kwang si fa più seria. La sua barba incolta unita alle sue rughe ora apparse sulla sua fronte in quanto accigliato sembrano conferirgli un'età maggiore a quella dei due guerrieri Sacri.
L'avvoltoio di Nanto prende posizione di difesa.

“I miei allievi non vanno toccati Souther! Combatterai solo con me... Prendi posizione e potrò iniziare.”

Un sorrisetto beffardo dell'avvoltoio di Nanto fa intendere a Souther quanto convinto di sé sia quest'uomo. Così decide di rincarare la dose.

“Io non ho bisogno di difendermi pagliaccio! Non sei che un clown per questi marmocchi. Comunque hai la mia parola: non li ucciderò a patto che tu mi mostri le tue tecniche eretiche... Voglio vedere questa mano lucente...”

Shu indispettito e allarmato dalle parole sempre più dure del MAESTRO della Fenice.

“Non si era parlato di scontri mortali Souther!”

Mentre alcune gocce di sudore grondano dalla fronte di Kwang Lju e dei suoi allievi più cari, tutti in apprensione per quanto sta per accadere, Souther si gira verso l'airone bianco quasi a chiedergli scusa.

“Hai ragione Shu. Noi guerrieri Sacri rispettiamo le regole di NANTO. Perfino io che sono il RE! Solo un empio può sognarsi di non rispettarle... Non è così pagliaccio?”

Kwang stufo della diatriba parte all'attacco con la sua Mano lucente e spalancata quanto colma d'aura prova ad afferrare Souther che con una schivata sulla sua destra si sottrae al colpo e fa partire un fendente mentre il braccio destro di Kwang è disteso.

FSSSSSHHHHHHH!!! Un fendente della Fenice di Nanto recide i tendini dell'interno del gomito del Maestro Kwang. Souther lo sbeffeggia.

“Tutto qui Kwang Lju? E' per questo che hai ucciso uno dei nostri? Per far emergere una tecnica così insulsa? Meriti di morire solo per averlo pensato.”
Souther attacca di nuovo con la croce di sangue ma questa volta è la velocità di Kwang a stupirlo che schiva il colpo muovendosi lateralmente dopo aver manifestato il suo spirito combattivo al massimo livello.

“Straordinario! Usando il tuo spirito combattivo sei riuscito a spostarti veloce quasi quanto me. Ma non ti sarà sufficiente... Ha! Ha! Ha!” - Osserva Souther. “Fluttuare tramite la propria aura è una tecnica degna delle migliori mai viste in seno al Nanto Seiken ma non la padroneggi come credi...”

Kwang tenendosi il braccio dai tendini recisi e grondante di sangue guarda in cagnesco Souther.

“Fossi in te non riderei per niente!”

Nello stesso momento il mantello bianco del RE di Nanto viene ridotto in brandelli con effetto ritardato.

“Non ho raggiunto il tuo corpo ma al prossimo scambio verrai sconfitto!”

“Ha! Ha! Ha! Esagerato! Shu ha insistito tanto perché venissi anch'io... Ma come tutti non fa che sopravvalutarti”

Neanche il tempo di finire che Souther lo riattacca con la croce di sangue e questa volta va immancabilmente a segno lasciando Kwang supito mentre la ferita a croce che riporta sul torace sprizza sangue a fiotti.

“Arghhh... Come diavolo hai fatto?” Ora inginocchiatosi al suolo e sputando sangue “Come puoi avermi colpito maledetto?”

Gli allievi di Kwang gridano spaventati all'unisono “MAESTROOOOO!!!” ma un braccio proteso di Shu li invita a stare fermi.

“ Nanto ha 2.000 anni di storia, come può un eretico superare una tecnica così antica? Ha! Ha! Ha! Sarai anche stato dotato di un notevole spirito combattivo ma non sai certo applicarlo in duello... Da oggi in poi il tuo nome verrà bandito dalla sacra Scuola di Nanto ti reciderò i tendini delle gambe.”

Kwang in un impeto di orgoglio lancia un colpo di ki con la mano sinistra.

“Colpo della mano penetrante di Nanto!”

Dalle dita della stessa partono cinque piccoli raggi che finiscono per ferire e trapassare la spalla destra di Souther. Il Re di Nanto leggermente ferito guarda iracondo il malcapitato Maestro dell'arte eretica.

“Arghhhh... Figlio di un cane! Non ti salverai con così poco. E così è questa la mano lucente di cui molti parlano eh? Ma quando usi la tua aura ti stanchi facilmente... Lo vedo dal tuo respiro.”

Un altro colpo di Souther si abbatte su Kwang Lju che vede così recisi i tendini delle sue cosce.
L'avvoltoio di Nanto è ora a terra in una pozza di sangue.
All'ennesimo attacco di Souther è Shu a fermargli il braccio destro.

“Lasciami! Perché ti metti in mezzo Shu? Ha ucciso un Maestro delle 108 Scuole di Nanto del resto e ha osato ferirmi...”

Con fare convincente e pacato Shu fa calmare la FENICE DI NANTO.

“Basta così. Noi non uccidiamo i nostri sottoposti! Siamo guerrieri Sacri. Se ci comportassimo come lui NANTO finirebbe nel Caos...”

Souther desiste e prende la via dell'uscita ora con fare meno elegante, senza il mantello e con quella ferita alla spalla destra.

“Già, ma la prossima volta ci penserai tu da solo! Io l'ho fatto perché questi stupidi ragazzetti non seguano le orme del loro Maestro... Neanche sanno quanta sofferenza ho risparmiato loro nel seguire i sogni di un sentimentale!”

Uno dei più forti tra i ragazzi presenti in preda all'ira prova ad attaccare Souther alle spalle ma è lo stesso Shu a fermarlo con un calcio dell'airone bianco. Gli ferisce la bocca e il petto con un taglio verticale facendolo rovinare a terra.
Ora parzialmente rialzato dai suoi compagni resta sui gomiti ferito ad osservare i due ROKU SEIKEN in cagnesco.

Souther che ha osservato la scena era pronto a colpire il giovane mortalmente ma Shu lo ha evitato mettendosi in mezzo.

“Lo vedi? Temo che Kwang li abbia già inculcati col seme della ribellione. Finisci il lavoro. Recidi i tendini anche a tutti loro. Questo è un mio ordine e la regola di NANTO contro i ribelli.

Souther si allontana al seguito di una piccola scorta di uomini lasciando Shu nel dojo. Poi rivolto ad uno dei suoi fidi scagnozzi il RE DI NANTO ordina.

“Quando Shu sarà via dai fuoco a questo Dojo!”
 
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nantofan
view post Posted on 30/9/2013, 18:48     +1   -1




Una tua storia dedicata alla mia tecnica preferita.....cosa chiedere di più :-) ?
Che sia un off-shot o il primo capitolo di una storia più ampia...i miei complimenti Raul!!!!!
E i miei ringraziamenti di Nanto...fan :-)!
 
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view post Posted on 30/9/2013, 21:03     +1   -1
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:wink.gif: Grazie per la fiducia. Si tratta di una storia ben più amplia.
Questo era solo il prologo dove ho introdotto il protagonista :wink.gif:
 
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view post Posted on 30/9/2013, 22:11     +1   -1

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Interessante. Magari Souther l'ha detto proprio a Rizo che va a spifferare all'amico di infanzia Shu!
 
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view post Posted on 30/9/2013, 22:31     +1   -1
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Capitolo 1.
16° anno dopo la guerra totale del 199X (1999).


In una regione arida e desertica di quello che un tempo era il Regno di Raoh il rombo assordante di una moto si amplifica in mezzo alle pareti rocciose dei sentieri che attraversa fino a raggiungere una specie di camper impolverato. L'uomo che la guida ferma la moto di grande cilindrata e levatosi il casco mostra al vento dei capelli ricci e rossi.

“Hage!!!!! Hagewashi presto! Kendra è già partita dal villaggio!”

Da un angolo nascosto dal camper dove una sbarra d'acciaio sorretta da due pali di legno vi è appeso intento nel suo esercizio di trazioni un uomo dai capelli lunghi e neri, con la barba incolta e uno sguardo di ghiaccio.

“Sono qui dietro Hiro! Dalla sbarra.”

Il pilota ora a piedi cammina oltre la cabina del camper dell'amico e finalmente lo scorge. Con i soli pantaloni in jeans addosso e i muscoli in tiro grazie all'esercizio e quella enorme e lunga cicatrice che ne deturpa il petto passando per il mento e la bocca.

“Smettila di allenarti! Kendra ha trovato l'ultimo esponente della scuola delle fiamme...”

Senza interrompere il suo esercizio e scendere a terra l'uomo dai capelli lisci e neri e gli occhi blu ghiaccio fissa Hiro.

“Bene. Ma perché ti agiti tanto?”

“Perché non mi ascolti! E' andata da sola. Si tratta di Fujimaro Il terzo dei figli di AKA. Dai muoviamoci! Da sola non ce la farà contro l'armata delle fiamme.”

L'uomo dai capelli neri scende dalla sbarra con un balzo atletico e poi volgendo lo sguardo ad Hiro non nasconde un sorriso di soddisfazione mentre inserisce cingue anelli particolari sulle dita della mano sinistra che teneva in tasca.

“E brava Kendra. Indosso il mio vestito e arrivo! Tu vai pure fratellino tanto non salirò mai su quel bidone motorizzato...”

Rimettendosi il casco il più giovane e rosso Hiro osserva scuotendo la testa.

“Ti precedo! Cosa ci troverai nel vestirti con quei quattro stracci! Poi parli male delle moto quando vivi dentro a quell'affare...”

“Ti do solo un po' di vantaggio. Vediamo se riesci a farlo fuori prima del mio arrivo!”

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Nel frattempo al NUOVO PALAZZO DI NANTO il vecchio Rihaku ormai da tempo rientrato dalla terra degli Shura riceve la visita di un uomo che si vanta di essere l'ultimo dei Maestri delle 108 Scuole di Nanto. Un uomo vestito di nero, ornato da drappi verdi e ciuffi di piume attorno al collo.
Entrato a palazzo ha chiesto di essere ascoltato da Rihaku del mare. Ora genuflesso verso il vecchio Maestro e stratega viene invitato da questi a rialzarsi.

“Il mio nome è Kaito. Maestro del Grande Carro di Nanto!”

Rihaku ha come un sussulto e strizza gli occhi.

Kai è il mare e to il Grande Carro che si immerge nel mare! Porti il nome della mia Scuola Nanto prima di divenire il Goshasei del Mare...”
L'uomo dai capelli castani e mossi accenna ad un sorriso benevolo e malinconico al contempo.

“E' il mio Maestro, suo vecchio allievo ad avermi fatto il suo nome Grande Rihaku... Ma non sono qui per una rimpatriata.”

“Bene. Dimmi allora Kaito ti ascolto.”

“Dei praticanti di un Nuovo Nanto stanno eliminando tutti i discendenti delle vecchie 108 Scuole. Fra queste la Scuola del Grande Carro che si immerge nel mare è quella più vicina ad Hokuto e ne chiede l'aiuto. Per questo voi siete sempre stato vicino ad Hokuto. Siete il tramite, l'anello di congiunzione fra le due vecchie Scuole. Oltre a me siamo rimasti in pochissimi fra i Nanto, ci sta eliminando un nemico fuori dalla nostra portata...”

Rihaku ora allarmato.

“Chi può volere la fine di Nanto? Nessuno in questo nuovo mondo ne ha più alcun interesse. L'epoca dei grandi tiranni è finita”
Kaito con sguardo fiero e fermo risponde.

“Si fa chiamare il Cigno Nero di Nanto!” poi rincarando la dose “ Io e Fujimaro delle fiamme siamo forse gli unici superstiti di questa strage, Nanto rischia l'estinzione...”

Rihaku ora serio e pensieroso si passa una mano sulla folta barba ormai bianca.
“Fujimaro? Il fratello minore di Shuren e Hyui si è fatto grande! Lo contatterò per studiare assieme la nostra strategia...”

Ma Kaito con voce tremante dalla rabbia...
“Perdonatemi Maestro Rihaku! Ho visto già morire parecchi amici. Gran parte della responsabilità dell'estinzione di NANTO ricade sull'uomo dalle 7 Stelle. In nome della Scuola che rappresento esigo il suo aiuto o lo reputerò un nemico al pari del Cigno Nero... ”

Rihaku con fare quasi paterno posa una mano sulla spalla destra dell'uomo dalla quale diparte un drappo verde che si adagia sopra il vestito nero.

“Farò avvertire Kenshiro. Non ti preoccupare Kaito. Grazie all'aiuto del successore di HOKUTO e delle sacre pergamene alla fine di tutto questo, ricostruiremo le sei Scuole Sacre di Nanto!”

Congedato il giovane Maestro di Nanto, Rihaku manda a chiamare Bart perché si metta in contatto con Kenshiro ormai da tempo in giro per il deserto.
Deve prendere tempo e per questo convoca Gil l'ultimo de “I Falchi di Nanto” ancora in vita affidandogli il compito di mettersi sulle tracce di questo nemico di Nanto.
 
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view post Posted on 1/10/2013, 12:29     +1   -1
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Capitolo 2.
Fujimaro delle fiamme.


Hiroshi un ragazzo dai capelli alla lunghezza delle spalle appena sopra i 25 anni e dai tratti somatici duri al punto dal conferirgli un aspetto più maturo corre ad avvisare il suo amico e capo Fujimaro.

“Presto Fujimaro! Una donna con una corazza fucsia sta dilaniando la nostra armata! Avrà fatto fuori 100 di noi! “

Fujimaro un bestione sui 2 metri con armatura rossa fiammante e dai capelli rasati si alza dalla sedia del suo ufficio nel quartier generale un tempo appartenuto al fratello maggiore Shuren.

“100 di noi? Ma che armi utilizza?”

“Solo qualche Shurinken... Ma credo utilizzi anche il Nanto!”

Fujimaro fa un gesto di assenso col capo verso Hiroshi.

“Ho capito. Allora il Killer dei Maestri Nanto è uno di noi. Ma io so per certo che il Cigno Nero è un uomo...”

Hiroshi stupito

“Cosa? Ti aspettavi questo attacco?”

“Già. Sono stato messo in guardia qualche giorno fa da un amico. Se è come credo non è che una pedina del Cigno Nero.” ora Fujimaro porgendo un'armatura simile alla sua ad Hiroshi “ Se è come credo ho bisogno che tu combatta al mio fianco... Come quando ci sfidammo al Dojo per il titolo di successore della nostra Scuola!”

Hiroshi sbalordito contesta Fujimaro “Se non sbaglio io venni sconfitto... La mia abilità è ben poca cosa rispetto alla tua. Io sono più uno stratega.”

Fujimaro solenne.

Niente strategie. Adesso è l'ora dell'azione o siamo spacciati. Sbrigati! Se il Cigno Nero ha ucciso così tanti Maestri dobbiamo unire le forze in questo scontro!”

Nel frattempo una donna dai capelli corti tenuti in ordine da un diadema sulla fronte arrecante il simbolo della croce di sangue di Nanto e con indosso un'armatura fucsia sta lottando con il plotone di Fujimaro. Sul suo corpo alcune frecce incendiate scagliate dagli ultimi uomini dell'armata rossa.
La giovane donna con una smorfia di dolore sul viso, mentre è intenta a levarsi l'ultima freccia dalla coscia sinistra.

“Siete in gamba dopotutto! Argh... Ma per farvi fuori basto io...” aperte le braccia con un gesto felino scaglia delle stelle ninja sullo sparuto gruppetto di superstiti terrorizzati “Yahhhhhhhhhhaaaaaaaaaaaaaaa!!!”

Fujimaro e Hiroshi accorrono appena in tempo per veder esplodere i corpi dilaniati dei propri commilitoni. Gli shurinken lanciati da Kendra dopo essersi incagliati nelle armature dei soldati sono esplosi. Piccole bombe dal potere distruttivo sufficiente allo scopo.

Il possente Fujimaro osserva la donna con fare saccente.

“Dunque siete giunti fin qua... Hai sbaragliato i miei uomini. La tua abilità è notevole ma dubito che sia tu il Killer dei Maestri di Nanto!”

Kendra soddisfatta alla vista dell'obbiettivo lo inquadra meglio e con un ghigno di soddisfazione replica.

“Anche per te basto io! Non avrai neanche il tempo di reagire!” Presi altri shurinken in mano dalle piccole sacche legate alla cintura li lancia verso Fujimaro “Yahhhhhhhhhhaaaaaaaaaaaaaaa!!!”

Questa volta il fratello minore di Shuren e Hyui schiva le stelle ninja con una capriola all'indietro. Le stesse stelle d'acciaio si scagliano contro la parete rocciosa alle spalle del guerriero ed esplodono all'impatto. KABOOOM!!!

“Sei abile Fujimaro! Non sei solo un bestione come vedo... Tuttavia questo era solo un trucchetto. Contro il mio Nanto Shinsen non potrai nulla.” La donna prende posizione di attacco spalancando le braccia a croce.

Fujimaro fa altrettanto sotto lo sguardo preoccupato di Hiroshi che sente il rombo sordo di una moto di grossa cilindrata in avvicinamento.

“La mia tecnica delle fiamme è la più potente delle 108 Scuole di Nanto! Non m'importa che tu sia una donna ma ti estirperò come il male che affligge la Sacra Scuola...”

I due si scontrano con un attacco all'unisono. Kendra finisce in ginocchio a terra preda delle fiamme con degli evidenti tagli sull'addome non riparato dalla sua armatura. Fujimaro è in piedi ma le sue gambe grondano sangue, nell'atto di chinarsi con un taglio sincronizzato delle braccia a croce Kendra gli ha reciso i muscoli quadricipiti.

Fujimaro trionfante.

“Complimenti sei riuscita a ferirmi gravemente ma presto le mie fiamme ti divoreranno.”

Kendra sempre inginocchiata constata portandosi la mano destra sulla ferita all'addome che quanto dice Fujimaro corrisponde al vero. La ferita brucia, le fiamme amplificano il dolore, tuttavia questo le impedisce di morire dissanguata. Le forze per potersi girare nuovamente e alzarsi contro Fujimaro vengono meno... La vista della giovane guerriera si appanna mentre il Maestro delle fiamme avanza alle sue spalle.

Nello stesso istante con un balzo della moto in derapata fa il suo ingresso in scena Hiro. La moto con le ruote e il fondo si abbatte su Hiroshi sbalzandolo parecchi metri oltre il luogo dello scontro e facendogli perdere i sensi momentaneamente.
Il rosso Hiro tolto il casco e sceso dalla moto apostrofa Fujimaro.

“Fermo! Se le torci un solo capello non avrai neanche sepoltura!”

Fujimaro ora più sicuro dei suoi mezzi.

“Ha! Ha! Ha! Dunque saresti tu il Cigno Nero?... Non c'è male mandi avanti la tua donna. Che uomo!” ma dentro di sé pensa << Mannaggia, Hiroshi è già fuori combattimento e le mie gambe mi impediscono movimenti agili. Dovrò sacrificare la mia vita per ucciderli entrambi. >>

Hiro meno alto ma robusto quanto il proprio avversario incede verso di lui rivolgendo lo sguardo all'alleata.

“Tutto bene Kendra? Perché non ci hai aspettati?”

La donna in un picco d'orgoglio sia pur sofferente.

“Non ho bisogno del vostro aiuto per far fuori questi peones!”

Fujimaro si intromette.

“Aspettati? Quanti siete? Chi è il Cigno Nero?”

Ora è Hiro ad assumere un fare saccente sia pur mantenendo la guardia.

“Dato che stai per morire te lo dirò. Noi siamo i successori del NANTO SHINSEN, ideato dal grande Maestro di Shangai Kwang Lju. Il nostro mentore è il primogenito del maestro, colui che voi conoscete come il Cigno Nero di Nanto. Io sono Hiro suo fratello minore.“

Fujimaro sorride e cerca di prendere tempo nella vana speranza che qualcuno arrivi in suo aiuto o Hiroshi si riprenda.

“Prima che ti uccida dimmi allora, se siete dei Nanto anche voi perché volete la fine della Sacra Scuola? Che senso ha?”

Ora Hiro adirato.

Per vendetta! Lo Shinsen è l'evoluzione del NANTO. Noi siamo gli allievi di colui che ha creato la tecnica più potente della sua millenaria storia. Per questo i vostri capi cercarono di ucciderci tutti fin da bambini... Per vostra fortuna la decimazione dei guerrieri sacri è avvenuta ben prima che noi diventassimo adulti.”
Alla fine della frase Hiro allunga il braccio con la mano e le dita protese dalle quali fa partire 5 raggi di luce che trafiggono Fujimaro al petto.

“Mano lucente di Nanto!”

Fujimaro sbalordito da tale tecnica si porta la mano sinistra al petto per constatare un'abbondante emorragia.

“Arghh... Un attacco a base d'aura? Ma solo i grandi guerrieri sacri erano capaci di qualcosa di simile...”

“Te l'ho detto è il Nanto Shinsen! Il nuovo Nanto non ha rivali. Mio padre era ben superiore ai tuoi guerrieri sacri.” Alla parola sacri Hiro sputa a terra in segno di disprezzo.

Fujimaro sornione guarda dritto negli occhi Hiro. Spalanca le braccia ed espande la propria aura di fuoco sembra bruciare. Sembra una torcia fiammeggiante prima di sferrare il suo ultimo colpo.

Anch'io lotto per il buon nome dei miei cari. Avevo due fratelli maggiori uccisi dalla tirannia di Hokuto. Combatto per il loro buon nome e non lascerò che questa Scuola muoia. Tu morirai adesso!”

Bruciando nel suo stesso fuoco Fujimaro si lancia verso Hiro con un balzo tale da volargli addosso.
Il fratello del Cigno Nero protende le sue mani a taglio verso il petto già ferito dell'avversario.
Le mani di Hiro affondano dentro il corpo di Fujimaro che a sua volta afferra i polsi dell'avversario.

“Brucerai con me! Non hai scampo maledetto!”

Hiro è preoccupato e con una smorfia cerca di sostenere lo sforzo per resistere ai 260° circa di temperatura prodotti dal fosforo incendiato nell'aura di Fujimaro. Le fiamme ne fiaccano il respiro e la forza ora poggia un ginocchio a terra stremato pur mantenendo le braccia infilate nel petto di Fujimaro che ora, non più sollevato a mezz'aria poggia i piedi a terra.
Hiro durante l'ennesimo sforzo ha tempo di pensare << Ma perché Hagewashi non arriva? Dovrebbe essere già qui maledizione! Questo Fujimaro è troppo forte...>>

Alle spalle di un Fujimaro ormai sicuro del proprio sacrificio arriva Kendra che rialzatasi e presa una lancia dagli uomini caduti del plotone dello stesso Maestro delle fiamme gliela conficca nella schiena.
“Muooooooriiiiiiiiiiiii! Bastardo!”

La lancia sbuca dal plesso solare trapassando di fatto il corpo di Fujimaro che al contempo smette di bruciare e si stacca per l'effetto dalle mani di Hiro. Ora indietreggiando fino quasi ad investire la stessa Kendra, Fujimaro porta entrambe le mani sulla punta della lancia con le pupille degli occhi divenute piccolissime.

Hiro sempre inginocchiato tira un sospiro di sollievo ormai leggermente ustionato e sporco del sangue sprizzante di Fujimaro fin sopra il viso.
Il bestione prima di tirare le cuoia ha un impeto di orgoglio.

“Non mi arrendo facilmente. Io sono Fujimarooooo! Il più potente fra i miei fratelli... Shuren, Hyui questo è per voi!”

Fujimaro scaglia un pugno potentissimo col braccio destro su Hiro in pieno volto. Il braccio destro del Cigno Nero viene scaraventato qualche metro più avanti e fatica a rialzarsi mentre Fujimaro rovina faccia a terra sbilanciato dalla forza del suo stesso pugno. Frana a terra come una montagna abbattuta. Il tonfo è forte e cupo, i suoi occhi lacrimano, le sue carni ben più ustionate di quelle del nemico non alleviano la sensazione di forte freddo che sopraggiunge.
Fujimaro sta morendo mentre pensa << Perdonatemi fratelli miei! Non ho saputo proteggere la nostra Scuola...>>
Kendra stremata ritorna in ginocchio mentre Hiro si rialza barcollante e cammina verso Fujimaro e gli chiude gli occhi.

“Sei stato un degno avversario. Prometto che Hokuto pagherà come Nanto per quello che è successo ai tuoi fratelli.”

Fujimaro non può rispondere ma è felice nell'udire quelle come le ultime parole della sua vita.
 
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Pete Mitchell
view post Posted on 2/10/2013, 11:23     +1   -1




Hai uno stile piacevole, diretto, e riesci a ricreare ottimamente le atmosfere di cui vuoi impregnare la storia, da appassionato lettore di taaanti libri se mi permetti ti darei solo 2 suggerimenti, dilungati di più sui particolari fisici nelle descrizioni e caratterizza i TUOI personaggi con qualcosa di "davvero" distintivo che non sia la tecnica, dal punto di vista grammaticale sei ok ma per scelta dei termini, dagli uno sguardo strizzando l'occhio a come suona una frase e non solo alla correttezza.
Esempio:

"Lo vedi? Temo che Kwang li abbia già inculcati col seme della ribellione"
Sarebbe stato meglio "Lo vedi? Temo che Kwang abbia già piantato in loro il seme della ribellione" oppure
"Lo vedi? Temo che Kwang abbia già corrotto le loro menti con il seme della ribellione"
Tutte le volte che puoi usa "Con il" al posto di "col", ricorda che stai scrivendo e che non hai bisogno di essere sbrigativo ma diretto, sono 2 concetti diversi

Detto questo darei a te La sceneggiatura degli eventuali oav futuri di ken
 
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view post Posted on 2/10/2013, 12:01     +1   -1
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Vero Pete. Giusta l'osservazione sulla grammatica. ^_^:-->:<img src=:">

In effetti scrivo tutto questo di getto. Funziona così: io immagino e vedo la storia nella mia mente poi cerco di trascriverla il più in fretta possibile.
Ho sempre detto che queste FAN FICTION da me scritte, non sono riconducibili né a un Soggetto né ad una Sceneggiatura.
Troppi dialoghi presenti per il primo caso e troppe poche descrizioni delle scene nel secondo.

E' una via di mezzo per rendermi la vita più facile. :laugh.gif: :-p: Una vera sceneggiatura mi costerebbe non poche revisioni in merito.

P.S:Tuttavia già che sei un esperto, ti svelo che cerco di caratterizzare fisicamente i miei personaggi come faceva TOLSTOJ.
Lui descriveva i suoi personaggi con poche caratteristiche fisiche e tante "psichiche". In genere si concentrava su un particolare, un labbro leporino piuttosto che il colore degli occhi ecc.

Cercherò comunque di aggiungere più parti descrittive nel seguito facendo tesoro del consiglio.
 
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Pete Mitchell
view post Posted on 4/10/2013, 11:04     +1   -1




CITAZIONE (Raoul @ 2/10/2013, 13:01) 
P.S:Tuttavia già che sei un esperto, ti svelo che cerco di caratterizzare fisicamente i miei personaggi come faceva TOLSTOJ.
Lui descriveva i suoi personaggi con poche caratteristiche fisiche e tante "psichiche". In genere si concentrava su un particolare, un labbro leporino piuttosto che il colore degli occhi ecc.

Cercherò comunque di aggiungere più parti descrittive nel seguito facendo tesoro del consiglio.

Avevo notato...ma noi la leggiamo nell'ottica di un fumetto a cui mancano i disegni, quindi devi "soccorrerci" tu...
Se tu conoscessi uno bravo a disegnare e che si vuole dilettare nel trasformare la tua fanfiction in fumetto allora ci penserebbe LUI con la tua consulenza.
Quando ho letto la prima volta il "romanzo" da cui poi hanno tratto SHIN HOKUTO NO KEN sono rimasto un pochino deluso, ma fu un mio errore, anche se sono abituato a leggere molti libri, lo lessi avendo in testa "sto leggendo Ken" ed alla fine non ne rimasi pienamente soddisfatto...

Cmq ti rinnovo i complimenti meritati
 
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Lenny
view post Posted on 4/10/2013, 11:38     +1   -1




Complimenti,veramente bene fatto !!!!!
 
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view post Posted on 4/10/2013, 11:44     +1   -1
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Hai ragione di nuovo :wink.gif: ma se volessimo ottenere un PRODOTTO PROFESSIONALE sia per i disegni che per la sceneggiatura avrei bisogno dell'aiuto di qualcuno. Gli stessi lettori delle mie FAN FICTION in questo forum. Le mie sarebbero al massimo delle bozze divertenti sulle quali discutere e cercare di costruire il risultato finale :biggrin.gif:

Come nell'altra Fan Fiction vi mostrerò prima o poi una sorta di Action Figure dei personaggi principali. Promesso.

P.S: Potrei anche riuscire a disegnare quello che descrivo ma il risultato non sarebbe eccezionale e sarei lentissimo.
Questo ne è un esempio. Un fumetto che non ho mai finito.
raoulfirma
 
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view post Posted on 5/10/2013, 13:27     +1   -1
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Capitolo 3.
La dinastia principale di Nanto. (1998)


Alcuni giorni dopo Shangai, Shu viene a sapere del Dojo del Maestro Kwang Lju dato alle fiamme dagli uomini di Souther. Il Maestro dell'airone bianco di Nanto va su tutte le furie e si precipita nel palazzo di Nanto di Osaka dove risiede abitualmente Souther prima della guerra.
Superato l'ingresso in mezzo ai saluti dei praticanti della sacra arte, Shu percorre spedito il corridoio ciottolato, in fondo al quale percepisce la presenza del suo compagno d'arte. Souther sta tranquillamente osservando il giardino della tenuta in mezzo a due ciliegi mentre conversa con un uomo anziano dalla barba folta i capelli grigi e le fini sopracciglia arricciate verso il cielo, vestito con una tunica rossa arrecante disegni di draghi fiammeggianti in perfetto stile cinese che il Maestro dell'airone non può notare. In piedi imperturbabile con fare quasi amichevole Souther nota Shu e il suo avvicinarsi impaziente e convinto.

“Qual buon vento Shu? E' da Shangai che non ho tue notizie...” Sorride Souther sornione.

Shu iracondo sta per sferrare un nukité ( colpo sferrato con il palmo della mano aperta che usa le punte delle dita unite come un punteruolo ) quando sente le parole del vecchio.

“Caro Shu! Che bello rivederti!”

Shu rimane sbigottito e placata la sua ira almeno per un istante.

“Maestro Dagan della gru rossa... Siete voi? Venerabile che ci fate qui ad Osaka?”

L'anziano Maestro scuote il capo.

“Quando assistetti alla tua nomina a Maestro, i tuoi erano ancora gli occhi di un ragazzo che avrebbe cambiato il mondo... “

Souther nel frattempo prende una posizione a braccia conserte poggiando il mento sul palmo di una mano e passandosi l'indice tra le labbra e il naso, nella chiara posa di chi è intento a gustarsi il prosieguo di una conversazione che non lo riguarda in prima persona.

“E' una storia lunga Maestro. Ho donato i miei occhi al ragazzo che cambierà il mondo... E non sono io.”

Souther schifato dalla risposta.
“Un sacrificio inutile, quante volte l'avrò ripetuto SHU! Per un HOKUTO per giunta! I tuoi occhi valevano ben più della vita di quell'animale!”
Tra i due si accende il diverbio sotto gli occhi allibiti del Maestro della Gru Rossa.
Shu digrigna i denti e per tutta risposta.

“Per te sono tutti animali vero? Io non sono come te! A Shangai hai dato ordine di bruciare il Dojo di Lju con tutti quei ragazzi dentro! Come puoi averlo fatto? Alle mie spalle poi!”

Souther per niente sorpreso ma decisamente più calmo e ora rivolto verso il Maestro Dagan.

“Vedete, la sua è la stella della benevolenza. Questo è l'altro dei motivi per i quali io sono da sempre la migliore guida del sacro Nanto.” poi rivolto con tono di rimprovero verso Shu “ERANO SACRIFICABILI! Io ho fatto ciò che andava fatto. Un giorno sarebbero diventati uomini come Kwang Lju!”

Shu ora adirato come non mai non sa come reagire di fronte al Maestro Dagan e nel dojo Nanto. Troppo rispettoso delle regole della sacra scuola per colpire il suo massimo rappresentante ma mai come in quel momento aveva detestato Souther, sia pur non gli fosse mai andato a genio non erano mai giunti ad uno scontro con questi toni. Inoltre percepiva pure che Souther stava emanando una certa aura di sfida. Quando una mano del vecchio Maestro gli si posa sulla spalla sinistra Shu trema dalla rabbia.

“Calmati Shu! Come la perdita della tua vista anche questa è una storia lunga.” poi rivolto verso il padrone di casa “Souther sarà meglio se ci fai accomodare nelle tue stanze come una riunione del genere richiede.”

Ora tutti accomodati nella sala centrale del Palazzo di Osaka i 3 Maestri discutono attorno ad un tavolo dove Shu ha rifiutato ancora di sedersi nonostante i ripetuti inviti del vecchio Dagan che vista l'irrequietezza dell'airone bianco inizia il suo discorso.

“Ciò che ha fatto Kwang Lju è gravissimo. Come saprai bene caro Shu Nanto ha una storia di 2.000 anni. Agli inizi i grandi Maestri del casato principale si prodigarono molto per l'insegnamento e la diffusione di questa tecnica micidiale. La base dei guerrieri per la difesa dei cancelli imperiali...”

Souther impaziente tira fuori un libro abbastanza grande e pesante da un cassetto della libreria alle sue spalle e lo poggia sul tavolo davanti a sé mentre Shu ancora in piedi fatica a seguire il discorso del vecchio.

“I Maestri che manifestano l'aura sono della Dinastia Principale di Nanto! E' scritto qui nel testamento di Ogai, il mio Maestro...”

Dagan prosegue come se Souther non l'avesse interrotto.

“... Diedero vita a sei stili principali che noi conosciamo bene. I loro figli, i loro allievi ad una miriade di stili minori. 1.600 anni fa un maestro della dinastia principale di Nanto mostrò l'intenzione di riunificare il NANTO e crearne un'unica potentissima disciplina. Uccise gli allora 18 Maestri degli stili minori e accrebbe il suo potere. Era in grado di manifestare l'aura e il suo nome era Fej Lju Wong!”

“In altre parole Kwang Lju aveva solo iniziato con l'uccidere uno dei Maestri delle 108 Scuole. Il suo obbiettivo era quello di creare un Nanto superiore e uccidendoli tutti il suo potere sarebbe cresciuto... Ha! Ha! Ha! Non glielo avrei mai permesso. Per me non era che una mezza tacca.”

Shu incredulo tende la mano verso Souther affinché gli passi il libro e questi glielo porge tra il divertito e l'allibito.

“Dammi il libro! Non posso credere a questa storia...”

“Tieni pure ma... Non ne ho una copia in braille !”

A quest'ultima battuta Shu digrigna i denti ma nell'afferrare il libro sente come la sua copertina sia vecchia, robusta e arrecante in rilievo la croce simbolo di Nanto. Lo stesso era più freddo del materiale della copertina. Un metallo, forse oro. Poi le sue mani scrutarono la rilegatura, di certo fatta a mano. Non c'era dubbio era un libro antico dalle pagine pesanti ricalcate da degli amanuensi ed apparteneva alla Scuola di Nanto. A Souther non avrebbe più creduto ma la conferma venne dal Maestro Dagan.

“Kwang Lju progettava in segreto di uccidere tutti i Maestri Nanto minori, attingere al potere del suo antenato e seppellire la Sacra Scuola. Quindi uccidere lui e tutti i suoi discendenti...” Il vecchio teme le sue stesse parole “... E' stata la cosa giusta!”

Shu infuriato ancora una volta.

“Ma erano ragazzi innocenti! Avevamo già fermato Kwang Lju!”

Souther ora adirato supera tutti col tono della voce.

“BASTA! Ho svolto il mio compito. Proteggere la Sacra Scuola. Qui si sta dimenticando che sono il successore della stella sovrana di Nanto.” Poi con una risata quasi satanica si avvicina a Shu riprendendogli il libro dalle mani quasi gli sussurra “Erano solo dei futuri e sporchi assassini!”

Finita la riunione Shu e Dagan si dirigono verso l'uscita del Palazzo. Shu con l'amaro in bocca sempre meno convinto che Souther sia la guida giusta per la sacra scuola, Dagan molto più tranquillamente.

“ Ma che fine fece Fej Lju Wong? Se avesse vinto noi non saremmo qui.”

“Caro Shu, Fej Lju Wong venne sconfitto solo da una grave malattia. Fu favorito dalla lotta fra Hokuto e Gento in quei tempi bui e i sei guerrieri sacri riuscirono a nascondersi dopo che neanche la FENICE riuscì a fermarlo. Lju Wong uccise in battaglia perfino la luce dorata di Gento... ma questo la storiografia dell'Impero lo nega." Ripreso fiato con un sospiro liberatorio quasi a scongiurare che tempi simili possano ripetersi.
" Quel che è certo è che il giorno in cui i Nanto Seiken si riunirono per affrontarlo era già morto. Vennero quindi codificati nuovi stili minori e si arrivò in breve tempo ai nostri attuali 108.”

“Ma perché il sangue della dinastia principale di Nanto tende alla distruzione della stessa arte?”

“Questo succede solo con alcuni discendenti. Coloro che in maniera innata manifestano un'aura che non è tipica della nostra Scuola. Nanto venne creata 2.000 anni fa come sai dal secondo-genito del fondatore del Soke. Egli rifiutò l'idea della successione ad un solo figlio perché spettava al maggiore, suo fratello. Così diede vita ad un'arte che potesse praticare chiunque, ma il suo sangue, il sangue del padre tende a ribellarsi di generazione in generazione e richiama tutto il potere a sé.” Poi con fare sconsolato il vecchio aggiunge "Quel sangue racchiude un potenziale enorme ma deleterio... "

Shu ora più cupo e triste.

“A maggior ragione. Se succede solo con alcuni discendenti, Souther ha punito degli innocenti.”

Edited by Raoul - 7/10/2013, 22:23
 
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view post Posted on 6/10/2013, 22:21     +1   -1
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Capitolo 4.
Il Cigno Nero di Nanto.


Hagewashi, questo il nome del figlio di Kwang Lju, letteralmente “avvoltoio” come il soprannome che lo stesso Maestro dello Shinsen scelse per sé stesso, preferiva essere noto con lo pseudonimo di Cigno Nero. Scampato all'incendio del Dojo di Shangai grazie al sacrificio del padre si era dedicato tutta la vita, assieme al fratello Hiro e alla loro compagna d'armi Kendra a perfezionare lo Shinsen e dar sfogo al suo talento innato. Come il padre aveva ereditato il potere di manifestare l'aura e riuscire ad applicarla e combinarla con le tecniche Nanto, ma mentre Kwang preferiva gli attacchi potenti Hagewashi col tempo sviluppò preferenze di stile che andavano verso gli stili sottostanti quello sacro dell'uccello d'acqua. Le sue tecniche di base non erano molto differenti da quelle della sacra Scuola.
Al vezzo del soprannome Cigno Nero aggiunse un abbigliamento speciale. Un vestito bianco, lungo fino alle caviglie che andava ad aprirsi in basso sul davanti come a formare due ali spioventi con la punta colorata di nero. Lo stesso vestito pesante come un cappotto e privo di spalliere, con le maniche lunghe veniva indossato con dei guanti marroni e degli stivali dello stesso colore che ricordavano le zampe dell'animale. Sulla mano sinistra spiccavano i cinque strani anelli a forma di becco che Hagewashi indossava praticamente sempre.
In testa una sorta di cappuccio e in faccia una maschera con i soli buchi sottili per gli occhi. La maschera aveva dei tratti somatici stilizzati. Un volto inespressivo che aveva un ghigno freddo come il suo colore grigio metallo e col tempo e le intemperie presentava ormai qualche puntino di ruggine. Da quelle fessure i suoi occhi di ghiaccio avevano una visuale limitata e questo rendeva più facile concentrare il suo spirito combattivo sull'obbiettivo.

Così vestitosi sul suo camper ora percorreva la strada verso il quartier generale di Fujimaro a piedi dove lo avevano anticipato Kendra e suo fratello Hiro a bordo della potente moto.
In un crocevia Gil il Falco di Nanto con la cresta sulla testa e un'armatura blu lo incrocia. Gil a capo di una trentina di uomini dello stesso Rihaku è diretto anche lui verso Fujimaro ma lo strano tizio attira la sua attenzione. Gil messo al corrente della situazione non vede l'ora di portare i rinforzi a destinazione. Finalmente dopo qualche anno di anonimato per lui è ritornato il momento di scendere sul campo di battaglia.

L'incedere sicuro e a tratti arrogante di quell'uomo piuttosto alto e così stranamente conciato non può che incuriosire il Falco di Nanto che sotto sotto percepisce l'aura combattiva dello stesso, forse è solo l'alone di morte che lo circonda a farglielo notare. Così impone ad Hagewashi di fermarsi.

Fermo! Tu dove diavolo sei diretto?”

Hagewashi divertito dietro la maschera non può non notare l'ingenuità del piccolo plotone che procede con uno sbandieratore che porta bello alto e visibile il vessillo di Nanto.

“Dev'essere il mio giorno fortunato! Tu devi essere Gil il superstite de “I falchi di Nanto”.”

Gil sbigottito non ci mette molto a comprendere di trovarsi davanti ad uno dei nemici e rivolto col braccio alzato e il pugno chiuso verso il manipolo di soldati esclama.

Uomini è uno di loro! Lo abbiamo preso prima che attaccasse la base... Addosso!

I 30 soldati provano ad assalire Hagewashi compreso lo sbandieratore che brandisce minacciosamente l'asta di legno della sua bandiera alta qualche metro e piuttosto pesante.
Il Cigno Nero senza scomporsi congiunge le mani come fosse un segno di preghiera e fa partire un colpo d'aura, una sorta di cerchio parallelo al terreno come tanti anelli concentrici appare alla vista di Gil.

“ONDA VIOLENTA di Nanto!”

I soldati in un istante abbagliati dalla luce blu propagatasi dal corpo del Cigno Nero e poi affettati per lo più in due metà perfette all'altezza della cintura vengono fatti tutti fuori in un batter d'occhio.
Gil rimasto alcuni metri più indietro e quindi salvatosi dalla portata del colpo è esterrefatto e non fa in tempo a capire quel che è successo che vede davanti a sé quell'uomo stravagante.

“NOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!”

L'urlo di Gil non lo salva dalla scrociata delle mani di Hagewashi che aprendo verso l'esterno gli lacerano gli interni dei gomiti. Il Falco di Nanto perde sangue a zampilli da entrambe le braccia aperte e rivolte verso l'alto. I suoi tendini sono compromessi mentre il Cigno Nero poggia la sua mano sinistra, quelle arrecante gli anelli a becco sulla sua spalla destra.
In questo momento affaticato e disperato Gil ha modo di vedere gli occhi che si celano dietro quella maschera. In un attimo comprende che quegli occhi sono forse meno espressivi e caldi della stessa maschera di latta che ha davanti.

Vattene! Ucciderti non mi servirebbe. Il potere della tua Scuola è svanito quando tuo fratello ti ha lasciato. La stella dei Falchi di Nanto si è già spenta...”

Gil ora molto arrabbiato raccoglie le forze per rispondere a questo terribile avversario sia pur non riesca a sollevare le braccia.

“Uccidere me non ti serve come non ti serve uccidere nessun altro compagno di Nanto!”

Hagewashi sorride sotto la maschera.

“Tsk! Non sono tipo che dà spiegazioni. Gira i tacchi e avrai salva la vita. Mi hai già trattenuto abbastanza.”

Ora voltate le spalle a Gil e ripresa la strada verso il quartier generale di Fujimaro Hagewashi si volta leggermente per dare un ultimo avviso al guerriero.

“Dì pure al vecchio Rihaku che neanche il suo sangue mi serve. Avrete la vita salva entrambi purché non mi ostacoliate mai più. Nanto è morta a prescindere che voi combattiate o meno!”

Preso dalla rabbia Gil salta e con un enorme sforzo prova a colpire il Cigno Nero con una testata. In quel momento Hagewashi si gira del tutto e con il palmo della mano sta per colpirlo quando sente un dolore lancinante allo stomaco.
Si porta le mani all'addome e guardando a terra vede che dai suoi stivali partono dei solchi. Sarà finito 10 metri oltre sotto l'effetto di un colpo potentissimo. La sua maschera cade a terra. Per via dell'urto i gancetti che la reggevano dietro le sue orecchie.

Rialzando gli occhi vede l'unico uomo capace di metterlo in fuga, vestito di jeans con delle spalliere nuove e brillanti. Alcuni capelli bianchi iniziano a comparire sulle sue tempie ma la forma è quella di un tempo. Un uomo del quale aveva osservato in segreto molte battaglie che adesso faceva da scudo a Gil. Suo doveva essere il pugno che lo aveva letteralmente spostato 10 metri più indietro.

Kenshiro avvisato da Bart era arrivato giusto in tempo per salvare Gil da morte certa e ora frapposto fra lui e Hagewashi con il braccio destro proteso gli faceva segno di tenersi indietro.

“Gil fatti da parte. Questo non è un avversario alla tua portata.”

Il gigantesco guerriero saluta Ken con un sorriso.

“Non sono mai stato così felice di vederti Grande Maestro.”

Hagewashi rialzatosi ora cammina verso Kenshiro con fare sicuro al limite dell'arroganza sia pur le sue parole tradiscano una sorta di umiltà.

“L'uomo dalle 7 stelle! Hanno scomodato perfino te per una guerra che non ti riguarda.” Poi con un segno di rassegnazione il Cigno Nero guarda a terra e alza i palmi delle mani verso il cielo tenendo i gomiti attaccati al corpo, in modo da fare spallucce e quasi scusandosi.
“Anch'io non sono alla tua portata al momento! Dovremo rinviare il nostro scontro sempre che tu non insista. Non sei il mio nemico.”

Kenshiro in posizione di guardia ha tempo per stupirsi.

“Trovo strano tutto quello che stai facendo. E quando ci sono di mezzo i miei amici è affar mio. Non andrai da nessuna parte!

“Ho già promesso che non ucciderò né Gil né tantomeno il vecchio Rihaku. Eliminerò gli ultimi Maestri delle 108 Scuole di Nanto, tu non hai ruolo in questo.”
Ken sorride e disarma la posizione di guardia.

“Quando Nanto entra nel caos appare HOKUTO. Non lo sapevi?”

Sfrontato Hagewashi risponde con fare solenne.

“Belle parole. Eppure se molti Nanto oggi non respirano più lo devo a te! Proseguirò la tua opera in nome di mio padre. Ora fatti da parte, non hai da temere nulla per i tuoi amici. Hai la mia parola successore di Hokuto.”

“Sai molte cose ma te l'ho già detto: Non andrai da nessuna parte! Non posso permettere che Nanto si estingua.”

Hagewashi ora apre le braccia quasi in segno di resa ma la sua aura lo circonda. Azzurra brillante come quella di Kenshiro stesso. Uno spirito combattivo che non ha nulla di malvagio. La sua essenza sembra essere glaciale.

“In questo caso non ho scelta!”

Kenshiro porta indietro il suo pugno destro, carica il suo colpo nonostante Hagewashi si tenga ancora a distanza di sicurezza quando incrociando il suo sguardo viene abbagliato dai suoi occhi color ghiaccio. Sente intorpidirsi la parte superiore del corpo, le gambe non riescono a muoversi e il suo sistema nervoso sembra in tilt. La sua vista si appanna per un attimo e mentre la riacquista scorge che il suo avversario non è più davanti a lui. Si sente come se il suo stesso spirito combattivo gli si fosse ritorto contro per un attimo. Gil un po' più indietro ha portato le sue mani e le sue braccia incrociate davanti al volto per proteggersi gli occhi.

“Ha lanciato un fulmine con gli occhi Maestro Kenshiro! Si è dileguato nel nulla!”
Ken arrabbiatissimo stringe i pugni dopo aver recuperato appieno le forze e i propri sensi, continua a non percepire il proprio avversario.
Poi con calma ritrovata constata con un mezzo sorriso fissa i solchi lasciati in precedenza dai piedi di Hagewashi.

“E' la prima volta che vengo sorpreso dall'abilità di un avversario da tanto tempo. E' dotato di un'aura straordinaria per un Nanto. Non so come... ”

Hagewashi mimetizzatosi su un'altura cento metri più avanti vede comunque le sagome di Ken e Gil e ha tempo per rifletterci.

“Hai solo assaggiato il Bagliore d'aura dello Shinsen Kenshiro! Niente in confronto a quello che potrò fare quando avrò attinto al potere assoluto di Nanto. Prima di allora mi duole ammetterlo ma non ho speranze contro un avversario del genere!”

L'ultima frase pronunciata fa salire il rancore e la rabbia del Cigno Nero che stringe nervosamente la sua mano sinistra con gli anelli a becco sporchi del sangue di Gil.
Nello stesso momento la spalla sinistra del Falco di Nanto sprizza cinque grossi fiotti di sangue e portandosi la mano sinistra sulla ferita si accascia a terra in ginocchio prima di svenire e accasciarsi al suolo.

Aiuto Kenshiro! Mi aveva solo poggiato una mano sulla spalla... Argh... Argh!”

“Giiiiiiiil !!!”
Ken voltatosi verso Gil grida il suo nome poi pensa.

<<<maledetto, deve averlo colpito prima del mio arrivo. Lo porterò da Rihaku, ha bisogno di cure immediate.>>>

Capitolo 5.
Hagewashi vs Kaito.


Hagewashi giunge così in ritardo al quartier generale di Fujimaro dove fra gli altri cadaveri scorge quelli dello stesso Maestro delle fiamme e mentre il fratello Hiro gli si avvicina con in braccio Kendra ferita lui pensa

<< Lo hanno eliminato! Allora come mai non ho acquisito il potere assoluto. Dev'essere ancora vivo quel bastardo del Grande Carro del mare! Certo...>>

Ma viene ridestato dalle parole di Hiro che quasi disperato col tono alto della sua voce grida:

“Hagewashi! Hagewashi! Sei sordo? Su presto ho bisogno del tuo potere per curare Kendra! Li ha uccisi tutti praticamente da sola.”

“Non mi pare, anche tu sei ferito!”

“Sciocchezze, lei invece ha quasi perso i sensi. Su aiutala con la TECNICA DEL RISVEGLIO!”

“Andiamo, la faremo curare in qualche villaggio. Non posso usare quella tecnica adesso.”

“Ma Hage!!! Dobbiamo fare in fretta con quella tecnica non rischieremo di...”
Il Cigno Nero perde la pazienza e innervositosi afferra il fratello per il bavero che da sempre reputa fin troppo tenero e sentimentale con Kendra che a lui non appare neanche così bella e di certo sacrificabile.

Kaito del Grande Carro del mare è ancora vivo! Se uso quella tecnica perdo momentaneamente la metà della mia forza. Presto andiamo e fai come ti dico. Non osare più discutere con me!”

Hiro rattristato dalle parole del fratello maggiore scorge in lui un qualcosa di negativo che non aveva mai notato prima di allora. Neanche pensa di chiedergli come mai non porti la maschera del Cigno Nero ma qualcosa deve averlo spaventato oltremodo. Con fare paziente chiede.

“Come vuoi tu. Porterò io in spalla Kendra. La moto è inutilizzabile ma il villaggio di Camua non dista poi tanto. Dimmi almeno, il motivo del tuo ritardo è lo stesso delle tue preoccupazioni?”

Abbiamo l'uomo delle 7 stelle alle calcagna! E credimi, è meglio evitare di combatterci...”

“Ma che diavolo vuole da noi?”

“Quel bastardo di Rihaku ce l'ha messo contro.”

“A pensarci bene anche Fujimaro era troppo informato...”
Hagewashi sorride amaramente facendo espandere per effetto dell'elasticità della pelle la propria cicatrice verticale che ne attraversa il mento e le labbra.

“E' stato di certo Kaito! Dev'essere stato lui ad informare Rihaku e Fujimaro. Un motivo in più per eliminarlo! Andiamo su... Presto!”

I Nanto Shinsen riescono così a raggiungere Camua e sotto mentite spoglie a far curare da un medico locale la povera Kendra, arrivata al limite delle ferite al villaggio.
Tuttavia a Camua lo stesso Kaito del Grande Carro del Mare di Nanto aveva messo alcuni dei suoi uomini a cercare informazioni, in accordo con Fujimaro aveva piazzato altre spie del plotone delle fiamme che adirati più che mai per la dipartita del loro generale avvertono l'ultimo Maestro delle 108 Scuole di Nanto.
Kaito si precipita sul posto al comando di una cinquantina di uomini armati di lance e frecce e nella grande piazza del villaggio affronta Hagewashi.

L'uomo dai capelli castani mossi e vestito di nero con un mantello e dei drappi verde smeraldo prende posizione di guardia.

“Vedo che né Rihaku né Fujimaro sono riusciti a fermarti Cigno Nero! Ha! Ha! Ha! Ironia della sorte sarà il primo Maestro che tentasti di uccidere a darti la morte!”

Hagewashi sicuro.

“Sei vivo solo perché ai tempi non sapevo ancora utilizzare le mie tecniche a dovere. Dì ai tuoi uomini di non mettersi in mezzo! O anche questa volta manderai avanti loro codardo?”

“Staranno fermi finché tuo fratello se ne starà buono. Se anche dovessi finire all'inferno ti porterò con me!”
Kaito alza le sue mani per un attacco formidabile.

“Mille mani di Nanto!”

Una raffica di colpi che Hagewashi è costretto a parare di fronte agli sguardi indiscreti degli abitanti di Camua, chi più chi meno nascosto nelle proprie abitazioni di nuova costruzione quasi mai sopra i due piani di altezza. Il Cigno Nero riesce a stento a bloccare gli ultimi fendenti della tecnica di Kaito quando con la mano sinistra afferra il polso destro dell'avversario. Affondando gli anelli ad artiglio nelle carni di Kaito gli procura un'emorragia.

Kaito in una smorfia di dolore sferra un calcio poderoso dal basso verso l'alto. La punta colpisce lo sterno di Hagewashi che è costretto a mollare la presa. Un tipo di colpo che il Cigno Nero dimostra di non riuscire a schivare facilmente e pensa. <<quasi veloce e potente come il colpo del vecchio Shu!>> poi a voce altra.

“Argh! Sei notevolmente più veloce rispetto al nostro ultimo scontro... Lo riconosco ma non ti basterà...”

Kaito ripresa la guardia e grondante sangue dal polso con respiro affannato replica.

“Userò la mia tecnica più potente allora. Le 7 onde dei Mari!

Kaito afferra i suoi drappi verdi legati alle cinture e inizia ad agitarli in aria con movimenti ondulatori verticali. Sembrano delle frustate sinuose, due gruppi di 3 fasci di seta che tiene nelle mani. Uno per mano. Convogliando lo spirito combattivo in esse le trasforma in armi taglienti.
Hagewashi in guardia cerca di studiare il colpo dell'avversario.

“Ha! Ha! Ha! Sei disorientato dalle mie fruste maledetto cinese! Un solo passo e le mie fruste ti faranno a pezzi!”

<< 7 onde, io vedo solo 6 drappi. Ho capito! Il vero colpo è il prossimo. Non posso muovermi lateralmente...>>

Allo stesso tempo in un impeto d'ira Kaito sfodera il suo asso nella manica.

“Settima ONDA dei Mari di Nanto!”

Il maestro del grande carro del mare salta sullo stesso punto a piedi uniti nel tentativo di compiere un salto mortale all'indietro. Dai suoi piedi parte un terribile fendente perpendicolare al terreno che ne produce anche un solco ma quando il suo corpo è a metà dell'opera, quando più precisamente il suo petto è rivolto verso il cielo scorge con sorpresa il suo avversario in volo cadergli quasi addosso. Lo ha anticipato con un balzo particolarmente agile poco prima che sferrasse la settima onda. Le mani impegnate a tenere i drappi per un attimo lo tradiscono e non lo proteggono dai due fendenti a mani incrociate di Hagewashi.

Mani taglienti: Nanto tecnica base!”

In picchiata come un falco taglia il suo avversario all'altezza del petto. Un taglio abbondante arresta il salto mortale di Kaito che perso l'equilibrio frana a terra sulla schiena mentre Hagewashi ha il tempo di atterra sui piedi ed inginocchiarsi per attutire il colpo poco più avanti.
Kaito è schiena a terra e non riesce a rialzarsi.

“Argh... Avevi intuito il mio colpo... Non... Non è possibile!”

Rialzatosi e ora in piedi verso il proprio avversario Hagewashi fa il gesto di chinarsi verso di lui e gli punta la mano destra che brilla d'aura sul collo. Il tutto mentre alcuni uomini di Kaito scappano spaventati.

“Ha ucciso il capo... Scappiamoooooo! Nanto è morta!”

“Li senti Kaito? Nanto è morta! Questa è l'era che mio padre voleva, l'era in cui la nostra dinastia si sarebbe ripresa il potere. L'era dello Shinsen la più potente delle arti assassine!

Pronunciate queste parole nelle maledizioni più intime di Kaito, il Cigno Nero mozza la testa dell'avversario con la mano senza pietà. Lo stesso fratello Hiro è terrorizzato dalla determinazione del fratello. I suoi occhi da una luce inespressiva e neutrale splendono ora di una luce che ha qualcosa di malvagio. Hiro senza chiederlo a voce alta per quanto spinto dal sentimento di vendetta del padre si chiede se Hagewashi non abbia finito per diventare peggio di Souther e di Shu che secondo lui diedero fuoco al dojo dove loro si allenavano da piccoli, e dove il padre perse la vita per salvarli.


Capitolo 6.
Nanto è morta?


Al palazzo di Rihaku arriva Kenshiro con in braccio Gil e chiede che venga curato al più presto finché raggiunge lo stesso Rihaku che scopre essere in compagnia di Bart e uno straniero leggermente ammaccato, sembra essere uscito da un incendio e porta un'armatura rossa lievemente danneggiata. Rihaku interroga quindi Kenshiro.

“Lo avete visto Maestro Kenshiro? Lo avete sconfitto?”

“Sì l'ho incontrato ma non sono riuscito a combatterci... Mi è sfuggito in qualche modo. Possiede un'aura insolita per un Nanto.”

“Perché semplicemente non è un Nanto normale... Discende dalla famiglia principale...”

irrompe sul discorso Hiroshi compagno d'armi di Fujimaro delle fiamme scampato alla morte miracolosamente. Ken lo scruta e squadra per un dieci secondi poi risponde.

“Sì Rihaku mi aveva già aggiornato in merito ma non è quello che mi preoccupa.” Poi pensieroso verso la finestra bifora del palazzo scruta il firmamento del cielo stellato.
“L'ultima stella di Nanto si è spenta. Credo che anche l'ultimo Maestro ufficiale della Scuola sia morto...”

Rihaku si abbandona in gesto di disperazione colpendo il muro col pugno a martello e fissando il pavimento con delle leggere lacrime agli occhi.

“Ho avvertito lo stesso presagio. Kaito dev'essere morto! E' la fine!”

Ken fissa Rihaku e tutti i presenti.

“No. Al momento sono il depositario delle tecniche più potenti di Nanto e come avrebbe voluto mio padre prima o poi vi aiuterò a ripristinarle. Se non lo facessi Hokuto sarebbe perennemente coinvolta nel caos!”

Ken prende la strada per la porta e Rihaku continua a chiedergli.

“Volete nominare e addestrare dei nuovi Roku Seiken Maestro Kenshiro?”

Ken con un sorriso amaro a denti stretti.
“Nominare dei Maestri giovani come questo ragazzo che vedo qui? No! Il Cigno Nero li ucciderebbe prima ancora che si riesca a reclutarli... Dovrò agire personalmente!”

Rihaku ora ancora più preoccupato.

“Aspettate! Non vi ho ancora detto tutto.”

Affrettatosi dalla libreria alle sue spalle tira fuori un libro impolverato arrecante il simbolo di Nanto in rilievo d'oro.

“Questo libro apparteneva al sovrano di Nanto! Qui dice che il discendente della dinastia principale di Nanto che riunirà tutte le 108 Scuole attingerà ad un potere immenso...” dopo una pausa con fare catastrofico “Se tutti i Maestri di Nanto sono morti, il sangue che scorre nelle vene del Cigno Nero gli conferirà un potere immenso! Non credo sia saggio affrontarlo Maestro Kenshiro!”

Ken si volta di scatto e osserva bruscamente Rihaku nel tentativo di rassicurarlo.

“La Divina Scuola di Hokuto non conosce rivali!”

“Non è così semplice questa volta KEN! Non sei coinvolto sentimentalmente. Il figlio di Lju agisce per vendetta! Il potere al quale attingerà lo potrà rendere pari o superiore ai successori di Gento e di Hokuto! ”

Hiroshi rincara la dose.
“Lo Shinsen di cui parlano potrebbe essere come uno Shinken agli inizi. Hanno forse creato la tecnica di Nanto definitiva...”

Bart interviene a difesa di Ken.

“ Se Ken dice che lo sconfiggerà non capisco i dubbi. Il successore di Hokuto non può certo essere ucciso da un Nanto!”

“Pecchi di presunzione caro Bart. E' già successo 1.600 anni fa. Fei Lju Wong della dinastia principale di Nanto, buttò la sacra scuola nel caos e uccise il successore della luce dorata di Gento e l'anziano Maestro di Hokuto prima che nominasse un successore.”

Ken al nome di Fei Lju Wong fa una faccia perplessa.
“Non è possibile. Quello è il nome del 7° successore dell'Hokuto Shinken!”

Rihaku fa un segno di rassegnato assenso con la testa.
“Per un breve periodo lo fu. Quel periodo è noto come LO SCISMA DELLE ARTI SACRE. Ti racconterò la storia e capirai che il suo sangue ha lo stesso potenziale del tuo Maestro Kenshiro!”
 
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Lenny
view post Posted on 7/10/2013, 09:20     +1   -1




wowwwwwwww
 
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TheDarkEmperor
view post Posted on 7/10/2013, 19:33     +1   -1




Raul...sei...un...SCRITTORE!
fantastico, in ogni capitolo migliora, continua così ;)
 
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22 replies since 30/9/2013, 18:27   1177 views
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