Un nuovo messaggio dal vecchissimo continente tormenta Shiba.
Estintasi con Kenshiro la dinastia principale di Hokuto un'antica leggenda tormenta i destini della famiglia imperiale.
Che fine ha fatto Ryu? Riuscirà a fermare la minaccia del successore della potente tecnica Wu Shu? Timur il pazzo avanza al comando di centomila uomini per estinguere Hokuto e la dinastia del cielo.
Un nuovo viaggio attende Shiba il 65° successore di Hokuto...CAPITOLO 1 – Timur il pazzo.Kenji questo il nome da giovane di Timur era il terzo di 3 fratelli addestrati dal maestro WU-SHU della dinastia KHAN. Suo padre Ogodai Khan era il miglior maestro WU-SHU del suo casato e la sua famiglia risiedeva nei pressi di Mosca benché i maggiori possedimenti fossero dislocati in quello che una volta era il Kazakistan. Scoppiata la guerra Ogodai perse buona parte dei suoi discepoli e suo figlio maggiore Sasha riparò presso le rovine di Samarcanda con i suoi figli. Nel tempo post-atomico che trascorse dopo la guerra che cambiò il volto al mondo la spada divenne un mezzo sufficiente per governare il mondo e trovatosi con l'aiuto di qualche adepto e del secondogenito Kane a dover liberare le sue terre dai predoni, Ogodai finì per regnare su quelle terre come un signore feudale o peggio.
Kenji non ancora nato ai tempi di Mosca ora 14enne correva nel corridoio diroccato del Palazzo di Samarcanda per accedere alla SALA MAESTRA dove il padre stava per proclamare suo figlio KANE come reggente del casato della più gloriosa famiglia appartenente alla SUPREMA TECNICA DEL WU-SHU, la madre di tutte le tecniche marziali.
Kenji, sudato e affaticato per la corsa che lo aveva portato dai campi in cui era impegnato a girare con degli spadaccini, spalancò il grande portone in legno finemente intarsiato :
“Non lo fate padreeeeeee! Perché incoronate lui quando io sono ancora troppo giovane per succedervi?”Gli uomini d'alto rango presenti alla cerimonia scoppiarono in una grossa risata. Tutti pensavano quanto fosse maleducato e irruente questo ragazzino. Tuttavia quegli occhi neri pieni d'odio fissi sul padre e la cicatrice sotto l'occhio sinistro, un ricordo di caccia che già ne deturpava il volto, resero seri i volti degli uomini che un secondo prima ridevano.
Fu il fratello stesso Kane a girarsi e alzarsi in piedi dalla posizione genuflessa di fronte al trono del padre per rispondere al ragazzo.
“Kenji, sei troppo piccolo per queste cose...” Kane un giovane sui 25 anni alto, vigoroso dai capelli nero pece e considerato da tutti i subordinati del padre e i soldati dell'esercito un uomo spietato e autentico assassino era sempre stranamente cordiale col suo fratello più piccolo. Fratellino che tutto faceva fuorché essere simpatico ai più.
A questo punto fu il padre Ogodai, a intervenire. Prese il più piccolo dei figli per il braccio e accompagnandolo un'altra stanza in disparte congedò la riunione rimandando la nomina di Kane.
Quando furono soli il padre sessantenne dalla barba grigia, capelli lunghi e sguardo stanco prese parola:
“Vedi Kenji, io non sono più quello di una volta. Sai bene che la nomina del migliore nel nostro casato non per forza va di padre in figlio... Non posso aspettare che tu cresca e purtroppo Sasha non è più qui con noi... Il casato dei Kung si estende a macchia d'olio e abbiamo bisogno dell'uomo migliore che ci guidi... Inoltre in questi tempi in cui la spada può dominare il mondo le VECCHIE FIGLIE della SUPREMA TECNICA potrebbero farsi vive. Gento, Nanto e Hokuto potrebbero guidare il mondo al posto nostro... Quando verrà il tempo Kane nominerà te, un suo figlio o adotterà il migliore dei suoi uomini... Così è sempre stata la volontà dei padri”“Sempre Sasha! Padre è sempre stato lui la vostra fissa... Avete sempre amato solo lui! Kane è un rimpiazzo e io per voi non esisto!”Ogodai rimase sorpreso dall'astio del ragazzo che pur aveva addestrato al rigore delle leggi marziali.
Ma pur se non veniva riconosciuto dal figlio aveva un debole per lui...
“
La morte di Sasha è stato un duro colpo per me, volevo un bene infinito al mio primogenito ma non è per questo che lui sarebbe stato un capo-stipite migliore di Kane...”“E' morto per salvare me! E' questo che mi rimproverate! Avreste voluto lui al posto mio!”Il tono collerico e la voce rotta dal pianto non fecero distrarre Ogodai dal suo discorso che fissando l'esterno da una grande finestra bifora proseguì...
“La costellazione che guida il WU-SHU è Orione. I tre RE la cintura di Orione sono alla base della nostra storia e discendenza. 3 come i casati che ci dividono. Tre come i regni dell'antica Cina che si divisero. Un numero, un destino. Gli uomini che ne portano il simbolo, gli uomini di uno dei casati Wu-Shu che portano 3 stelle sulla tempia possono attingere ad un potere che può unire tutti i casati sotto la stessa causa... Gli uomini predestinati portano il segno della costellazione della tecnica madre...”
“Conosco questa storia... Sasha era un predestinato e io un buono a nulla!”“Il nostro destino viene scelto dagli Dei. Neanche a me è stato fatto dono di un simile prodigio...”Ora il figlio con sguardo rancoroso verso il padre e occhi lucidi...
“Io diventerò più forte di Sasha! Lo farò allenandomi, non m'importa del talento naturale o delle benedizioni divine... Tu nominerai me capostipite!”A queste parole gli occhi di Ogodai parvero divenire rossi fuoco e un manrovescio si abbattè sul ragazzo facendolo cadere a terra alcuni metri più avanti. Con Kenji a terra e la mano sinistra portata al volto a toccarsi la parte dolente...
“Non osare mai più quel tono con me ragazzino! “ poi con flemma e certezza
“Non sei un predestinato e non hai neanche il carattere per diventare un Leader. Se vuoi proseguire gli allenamenti dovrai obbedire a tuo fratello e me d'ora in avanti. Ritieniti fortunato!”Kenji seguì il consiglio del padre ma negli anni portò dentro di sé un rancore intimo che lo consumò via via. Concluse il suo addestramento fino ai 20 anni e prestò servizio nell'esercito del fratello Kane in maniera encomiabile. Tanto da essere considerato il primo dei suoi soldati, tuttavia nel suo casato il padre non era l'unico maestro e attratto da tecniche sconosciute a Ogodai e praticate da altri maestri si allontanò per qualche tempo dalle terre del suo casato per diventare allievo dell'eremita degli Urali.
Quando ritornò a Samarcanda occupò uno dei castelli di famiglia in periferia ed assoldò un manipolo di predoni sempre poco amichevoli nei confronti della sua famiglia stessa. Al padre e il fratello venne voce che Kenji si era insediato in uno dei castelli appartenuti al suo avo Timur Lo Zoppo, grandissimo condottiero del XIV° secolo.
Le scorrerie e le malefatte compiute da Kenji e dal suo manipolo di predoni, venivano fatte col suo nuovo nome: TIMUR in onore dell'antenato.
A Kenji piaceva più di tutti gli altri antenati della stirpe mongola alla quale apparteneva. Perfino più di Qubilai Khan che ammirava per aver destituito l'antico impero cinese ed essere stato il primo nella storia millenaria della TECNICA MADRE a tentare l'annientamento delle tecniche dette VECCHIE FIGLIE.
Qubilai tentò l'invasione del Giappone per tanti motivi, fra questi l'eliminazione di HOKUTO e NANTO. Non ci riuscì per via della negligenza della sua flotta fermata da una tempesta nel Mar del Giappone. Gli storici attribuirono la disfatta all'impiego di navi fluviali piuttosto che marittime e quindi inadatte ad attraversare quello che era in realtà un lembo di Oceano Pacifico. D'altro canto nei Dojo WU-SHU venne invece insegnato che il Dio della lotta impedì a Qubilai di estinguere le VECCHIE FIGLIE. Secondo la leggenda ci sarebbe riuscito solo un prescelto, un uomo che porta il marchio di Orione.
Ogodai e Kane non si preoccuparano mai abbastanza della condotta dell'ormai adulto Kenji. Di fatto queste sue malefatte non colpivano mai il potere del casato e agivano alla periferia del regno.
Un giorno alcuni dei suoi uomini intercettarono la colonna di uomini di Kane e ne nacque una battaglia campale vinta abilmente dal casato.
Timur sconfitto venne convocato a palazzo e contrariamente a quanto indicatogli si fece accompagnare da due tirapiedi prontamente disarmate dalle guardie del re.
Ora genuflesso di fronte a suo Padre che occupa un trono laterale assieme a sua moglie chiede...
“Chiedo venia padre se vi ho mancato di rispetto ma Kane conduce questo regno alla disfatta. La gente di periferia è arrabbiata e alla fame. Chiedo di essere eletto io reggente al suo posto...”Una sonora risata del fratello risuonò come rimprovero...
“Dai Kenji... Ti ho fatto salvo la vita sul campo di battaglia. I tuoi cagnolini osano guardarmi storto e tu vorresti destituirmi? C'è un solo modo per farlo...”Ogodai ormai vecchio ma tremendamente conscio del pericolo di perdere un altro figlio ferma il secondogenito mentre toltosi il mantello incede sicuro di sé verso il fratello ancora genuflesso.
“No Kane. Non permetterò una sfida per la successione che è già avvenuta! Kenji deve solo ragionare...”Il giovane Kenji si alza e a sua volta leva il mantello polveroso e meno fatiscente dalle sue spalle.
“Il mio nome è Timur. Il nome di un uomo che seppur zoppo ha dominato il mondo. Io non ho nessun talento innato come lui!” un ghigno malefico si dipinge sul suo volto, un ghigno che presto metterà paura al mondo conosciuto.
Kane sempre molto sicuro di sé svetta ora di fronte al fratello. Slanciatissimo, oltre i 2 metri di altezza e imponentemente sicuro della sua abilità marziale.
“E' colpa mia che non gli ho dato una lezione da ragazzino. Non abbastanza almeno... Comunque Kenji o come cavolo vuoi che ti chiami... hai tutto il diritto di sfidare un maestro della SUPREMA TECNICA. Accetto la sfida qui e subito...”Ogodai perplesso riceve una strizzata d'occhio di Kane come a voler significare che non sarà uno scontro mortale. La moglie di Ogodai invece suda freddo mentre il marito prova a calmarla. Una donna non si abitua mai alle regole durissime di una società di guerrieri.
Timur compie un balzo tale da toccare il soffitto e poi piomba sul fratello sferrando attacchi con le punte delle dita. Kane espande l'aura nella classica Aiki del Wu-Shu lanciando di conseguenza il corpo del fratello sul muro adiacente.
Kane senza neanche un graffio apostrofa il più piccolo dei fratelli Khan...
“Ancora non controlli la tua AIKI e vorresti affrontare me? Lascia perdere Kenji... Sciogli quel gruppo di cani rognosi o ti farò rinchiudere nelle segrete del castello!”Nello stesso istante Timur si rifionda su Kane con un pugno sull'addome che lo piega in due. Kane sputa un fiotto di sangue e finisce a terra in ginocchio non prima di aver colpito il fratello con una testata tale da riportarlo al punto di partenza.
Timur prende la parola accigliato per via di una ferita sulla fronte piuttosto marcata che gli inonda il viso di sangue e quasi gli fa chiudere un occhio...
“Allora non fai più lo spavaldo? Perché non hai indossato la tua armatura? Ti senti tanto sicuro? Neanche tu sei un predestinato o sbaglio?”Immediatamente Kane ha una reazione violenta
“Arghhhhhhh TECNICA SUPERIORE DEL WU-SHU!” sferrando così una serie di pugni alla velocità del suono all'interno dell'AIKI prodotta dal suo spirito combattivo. Timur affanna ma si dimostra in grado di reggere la furia del fratello parando quasi tutti i colpi.
I due si staccano un momento per riprendere fiato, affannati e sudati mentre i tirapiedi di Timur sono sotto minaccia delle lame dei soldati di Kane.
Timur rivolto al padre...
“Che ne dici vecchio? Non sono anch'io un prodigio come il tuo Sasha? Non hai sbagliato a scegliere Kane?”Ogodai meravigliato dai miglioramenti del figlio ma iperterrito...
“Smettila. Adesso basta! Non arriverai mai neanche lontanamente al livello di un prescelto! Non capisci che hai sorpreso Kane perché non vuole ucciderti?”Nel dirlo Ogodai sferra un raggio energetico contro Timur che impegnato a riprendere fiato ha sospeso l'Aiki e quindi è costretto a incassare il colpo.
Kane si volta verso il padre iracondo
“Non dovevi intrometterti. Era una sfida leale! Avrei vinto anche senza il tuo intervento...”Timur ora a terra grondante di sangue e sfinito sorride al padre.
“Siete voi il mio problema padre. Siete voi il mio freno per la conquista della TERRA e del CIELO. Ha! Ha! Ha!”In quello stesso frangente un fragore interrompe la poco classica riunione di famiglia, il castello è sotto attacco qualcuno da fuori lo attacca con palle di cannone e addirittura si ode un aereo, un caccia-bombardiere della vecchia guerra che bombarda passa oltre e vira di nuovo in direzione del palazzo.
In un attimo è il caos più totale. Kane finisce sotto le macerie e Timur rialzatosi prontamente prende la mano del padre intento a condurre lui e la regina per le segrete sotterranee.
“Andiamo padre... Dobbiamo scappare. I Kung ci stanno attaccando... Diamine! Fidatevi di me per una volta!”Ogodai incredulo osserva il corpo di Kane esanime ricoperto da massi giganteschi
“Andiamo Dajira... Facciamo come dice Kenji. Un aereo... Hanno trovato un aereo per attaccarci maledetti bastardi!”La moglie grida il nome del secondogenito
“Kaneeeeeeeeeee! No. Non lo voglio lasciare qui... Nooooooooo Kaneeeeeeeeeee”Ogodai cerca di calmarla
“Ormai non possiamo fare nulla... Andiamo subito o moriremo anche noi!”Mentre corrono verso la via di fuga Kenji aggiunge...
“I Kung ci attaccano perché avevo promesso loro una tregua se fossi stato nominato RE. Durante la reggenza di Kane hanno avuto il tempo di rinfonzarsi e con i suoi modi brutali verso i sudditi non faceva che spingerli ad allearsi con loro... “I soldati e i tirapiedi di Timur fanno la stessa fine di Kane. Senza vita sotto le macerie mentre i 3 familiari prendono l'accesso per le segrete.
Dopo centinaia di metri di corridoio i tre arrivano in una stanza grande ma senza luce. Ogodai ricorda che bisogna accedere ad una botola che porta all'aria aperta vicino al fiume più grande della vallata ma non ricorda dove sia la botola mentre sente un rumore di stiletto.
Un coltello che s'infila nelle carni di Dajira. Dalla penombra l'orrenda visione di sua moglie caduta senza vita e di Timur sorridente.
“Bastardo di un cane! Era una trappola! Dajiraaaaaaaaaaaaa... Come hai potuto uccidere tua madre?”“Lo hai detto tu. Sono un bastardo. E comunque se lo fosse stata non sarebbe cambiato nulla. Da oggi sono io il re dei KHAN!”“Quindi sapevi? Sapevi che Dajira non è tua madre... Lurido assassino non ti perdonerò mai!”Ogodai nel frattempo sente l'aura del figlio espandersi e togliergli il respiro. L'aura di Kenji è cresciuta molto in questi anni, forse non è più in grado di fronteggiarlo da solo. Per la prima volta nella sua vita si sente impotente di fronte a quell'insolente serpe che ha allevato egli stesso.
“Sapevo? Di essere in verità figlio di una concubina? Certo. Forse è anche per questo che mi hai sempre trattato da bastardo... Non conta più ormai. Quello che conta è che IO sono l'uomo che conquisterà il mondo.”Il padre espande la propria aura prima di sferrargli un nukitè a mano aperta prontamente schivato con uno spostamento sul tronco di Timur. Poi il figlio aggancia il braccio del padre e con una manata secca sul gomito fa leva e glielo spezza.
“Arghhhhhhhhhh!!! Assassino bastardo! Sasha è morto per salvare una serpe! Hai attaccato tu il castello! Ora mi è tutto chiaro... Verme schifoso! Getterai la SUPREMA TECNICA nel caos...”Tenendo ancora fermo il padre per il braccio TIMUR lo colpisce con la mano sinistra, con tre dita gli perfora la tempia destra. Come a significare la costellazione di Orione. Poi molla il padre a terra rivolto nella pozza di sangue formata dal cadavere della moglie ferita da un pugnale alle spalle.
Timur si inginocchia verso l'orecchio del padre nella penombra.
“Sono stato io ad accordarmi con i Kung! Ma non temere vecchio... Presto il loro RE farà la tua stessa fine.”Ogodai ora sorride comprendendo che la sua fine è giunta ma maledice il figlio col tono di una vendetta che sa già di poter vantare.
“Senza il potere di un prescelto non potrai mai dominare il Wu-Shu e le vecchie figlie. Non sarai mai il dominatore di questa era. Maledetto... Argh...!!!”A queste ulteriori parole di disprezzo Timur imprime ora una quantità di energia spirituale che fa esplodere la testa del padre dalla quale schizzano frammenti di cervello, pezzetti d'osso e sangue che gli sporcano il volto e le vesti.
“Muoriiiiiiiiiiiiiiii!!!”CAPITOLO 2 – L'imperatore dei KhanKenji animato da uno spirito di supremazia divenne quindi TIMUR IL PAZZO a capo del clan più potente in seno al WU-SHU e grazie alla complicità dei suoi loschi tirapiedi, degli uomini del dojo dei Khan che un tempo erano fedeli all'eremita degli Urali e ad ANAKI KUNG padre del principe Atasuke.
ANAKI, il quale casato e regno sorgeva nelle fertili terre a oriente del TIBET pensò di essersi protetto da ogni eventuale attacco o aggressione dei KHAN. TIMUR era impegnato nella sua opera di conquista della nuova TRANSOXIANA e lasciò il tempo sufficiente ad ANAKI di spingere a suon di battaglie vinte i Chun sempre più verso la coste che si affacciano nell'unico mare apparentemente rimasto un tempo detto Mar del Giappone.
ANAKI ottenne delle vittorie importanti ma non riuscì mai a sottomettere i Chun del tutto, complice anche suo figlio Atasuke che voleva prendere in sposa la figlia di Argo, la principessa di quel casato. Atasuke bloccò spesso il padre ma senza tradirlo. A capo di spedizioni importanti dove vinceva sul campo stranamente stipulava accordi vantaggiosi per il nemico. Fu così che in ben due occasioni sbaragliò facilmente il plotone di cui era al comando il figlio del nemico. Kuro fratello di Suzanne, al quale risparmiò la vita più volte.
La forza di Atasuke era tale da lasciar tranquillo ANAKI. Atasuke era forte abbastanza da superare facilmente Kuro e anche Argo, il re dei Chun. Ma stranamente non lo faceva. Inizialmente ANAKI cercò di giustificare la cosa secondo questioni meramente belliche. Un conto è essere sicuri di vincere uno scontro fra maestri di tecniche e un conto debellare completamente l'esercito nemico.
La Suprema Tecnica era un'arma potentissima sul campo di battaglia, specie in questo mondo post-atomico dove la polvere da sparo era una rarità, ma non era l'unico elemento necessario per la vittoria di una nazione.
Sia Anaki capostipite dei Kung che Argo capostipite dei Chun compresero che la debolezza del giovane Atasuke non era dovuta ad altro che a Suzanne. L'avanzata di Timur si faceva talmente strada che Anaki non proseguì la spedizione sulle coste cinesi contro i Chun e per un lungo periodo preferì lasciare Atasuke in quei luoghi ad occuparsi della faccenda. Che conquistasse i CHUN con le cattive o con le buone con un matrimonio ormai aveva poca importanza. Era necessario non prestare l'altro fianco all'amico/nemico ben più potente e temibile.
Fu in questo periodo che Argo capostipite dei Chun coinvolse Atasuke furibondo per aver visto Suzanne sposare uno straniero che si faceva chiamare PRINCIPE DI HOKUTO, in un piano per uccidere e far fuori quest'uomo e suo fratello TAO. Il signore dell'isola degli SHURA ucciso crudelmente dai due.
Timur nel giro di poco tempo, solo alcuni anni dopo aver preso il potere formò un esercito immenso e mise assieme tutte le risorse militari necessarie. Conquistò la maggior parte delle terre ancora abitabili e quando l'unica possibilità di espansione era diventato il confine con i Kung non esitò a oltrepassarlo. Quando i suoi stessi messaggeri comunicarono ad Anaki l'accaduto egli non si sorprese e pronto reagì marciando contro il nemico.
Anaki non credeva ai suoi occhi, si trovava davanti un esercito di oltre centomila uomini con alcuni carri armati al seguito. Notò per fortuna l'assenza di velivoli militari.
L'esercito di Anaki poteva vantare su un caccia. Quel caccia che tanto fu utile durante l'assedio al casato. Adesso Anaki si pentì di non aver ucciso Timur quando FORSE poteva. In verità gli uomini fedeli a quel pazzo e quelli dell'eremita degli Urali erano in grado di annientare comunque il suo esercito. Partecipare a quella congiura fu una mossa corretta dal suo punto di vista ma non fece che rimandare l'inevitabile.
Solo ora comprendeva che avrebbe dovuto invece caldeggiare la posizione del vecchio Ogodai e dell'altro figlio Kane. Non erano certo dei santi quei due ma neanche animati da un simile desiderio di conquista.
Abbattuto il suo aereo e dimezzati i suoi 5.000 uomini Anaki optò per avanzare verso il nemico a braccia incrociate verso il cielo. Secondo l'antico rito del WU-SHU che voleva la soluzione di una disputa fra clan risolta fra capiclan.
“Pazzo di un cane! Dove sei? Portate fuori il vostro comandante lo sfido in duello... E' questa la ricompensa per averti aiutato quando avevi bisogno?”Anaki indossava una scintillante armatura scarlatta come voleva la tradizione dei Kung. Appena superata la cinquantina non dava l'aria di un uomo vecchio ma ancora forte e in vigore. La sua forza era ancora considerata superiore al gigantesco figlio Atasuke.
I capelli anche quelli rossi ma stranamente corti rispetto al figlio e una barba folta ma non lunga facevano da cornice ad uno sguardo fiero e orgoglioso e ad una voce tonante.
“Allora Timur hai forse paura di me?”Il pazzo uscì da uno dei carri. Anaki si accorse che era il carro che aveva abbattuto il suo aereo. Uscì con una armatura tipica dei maestri Wu-Shu ma di colore nero, ornata da un mantello e un collo di pelliccia. Sulla testa dalle mani si era messo un elmo particolare, l'elmo dei condottieri mongoli ma sempre dello stesso materiale dell'armatura.
“No. Anaki non ho paura di te. Sono solo deluso. Avrei voluto ci fosse anche tuo figlio oggi... Avrei beccato due piccioni. Arrenditi e consegnaci l'ARSENALE!!! Miei uomini questa notte saremo l'esercito più forte del pianeta! Ognuno di voi sarà un signore d'ora in poi!”I Kung avevano messo in piedi negli anni il miglior arsenale dell'era post-atomica con alcuni scienziati reperiti negli angoli più disparati del mondo. Questa superiorità nell'artiglieria aveva reso il suo esercito decisamente meno folto di quello dei KHAN al sicuro di invasioni come quella che stava subendo ora. Purtroppo negli anni quando Timur non era che un capo-predone alla periferia del suo regno, lo aiutò a reperire molte di queste armi e gioco-forza conosceva il luogo in cui l'arsenale stesso era ubicato e tutto quello che vi era contenuto o quasi.
“ Sei tu a deludermi. Vile assassino! Chi uccide suo padre non può che essere un cane che morde la mano che gli dà da mangiare! Se sei il capo di questa gente lo devi a me!”
Anaki non prese più in considerazione la possibilità di riappacificarsi con TIMUR valutò bene la situazione. Questo pazzo assassino, non avrebbe mai desistito dal suo desiderio di conquista come del resto non avrebbe mai fatto lui, anche lui era uno spietato signore della guerra intento ad annientare i Chun come tutti i Wu-Shu ma si sentiva comunque molto più degno di essere detto Uomo. Del resto l'affetto per il figlio che amava la principessa dei Chun gli aveva quasi fatto seppellire l'ascia di guerra. Disprezzava fortemente l'uomo che aveva davanti. Aveva sempre disprezzato i Khan ma quest'uomo li superava tutti. Era più simile ad un demonio.
Timur disegnò sul suo volto il suo ghigno malefico ormai diventato celebre.
I due erano ora davanti. Gli uomini di Timur inneggiavano allo scontro convinti della forza del loro comandante. Mentre Anaki sornione pronunciò...
“So bene che questa marmaglia non starà ai patti e se anche ti eliminerò continuerete l'invasione delle mie terre ma eliminarti è l'unica cosa che posso fare...”Dentro di se Anaki pensò che una volta ucciso Timur avrebbe potuto sbarazzarsi del suo esercito. Benché molto nutrito avrebbe quantomeno potuto decimarlo al punto da renderlo battibile per Atasuke impegnato altrove, che rimaneva comunque a capo di un discreto contingente. Sì, si sarebbe sacrificato per salvare le sue terre e il suo casato ma adesso bisognava battere Timur. Morti i suoi familiari solo lui ANAKI KUNG era tanto potente da poterlo fermare. Il suo stesso figlio Atasuke non aveva ancora raggiunto pienamente le TECNICHE SUPERIORI della TECNICA ORIGINARIA.
Un uomo di Timur armato di una alabarda gigantesca, a petto nudo e con un casco da motociclista tuonò...
“Vecchio ti prometto sulla scuola TAIZAN che se vincerai non ti attaccheremo...”Timur sorrise e girandosi col palmo della mano ruotò verso le sue fila orgoglioso.
“Lo vedi? Sei fra uomini di parola qui! Fra i miei subordinati ho i tre maestri più potenti del TAIZAN, uomini dalle regole e l'onore di ferro! Ti risulta forse che qualcuno di noi non abbia mai mantenuto la parola in passato?”Anaki passò all'azione espandendo la sua AIKI, sferrando una serie micidiale di pugni tutti parati da Timur che stranamente pareva muoversi con una agilità e una velocità mai viste. Tuttavia riuscì a procurargli un taglio all'altezza del bavero strinse il pugno a distanza in segno di concentrazione del suo spirito combattivo e così facendo da un graffietto esplose un gigantesco fiotto di sangue dal corpo di Timur che ora si portava una mano appena sotto il collo come a voler trattenere il suo sangue.
“Vedi Timur? Queste sono le tecniche superiori del Wu-Shu! E' sufficiente ferire l'avversario in un qualsiasi punto per poi concentrare il proprio spirito combattivo e farlo esplodere... “Timur ripresosi si rifionda addosso ad Anaki e pur all'interno dell'AIKI riesce a sfoderare un raggio di energia impressionate che colpendo il capostipite dei Kung gli distrugge parzialmente l'armatura ferendolo in più punti.
“Che ne dici adesso Anaki? Solo i grandi maestri di Wu-Shu riescono ad usare i colpi a distanza con l'AIKI attiva... Credi davvero di poter battere L'IMPERATORE DEI KHAN?”Anaki ancora stordito non fece in tempo a indispettirsi per tale autoproclamazione che venne colpito nuovamente
“Doppia rotazione Astrale – Immolazione dei KHAN!” Ruotando le braccia con cerchi concentrici all'interno dell'AIKI Timur sferrò un ulteriore colpo a distanza ad Anaki che sentì bruciare il suo corpo.
Anaki diede fondo a tutto il suo spirito combattivo per non morire arso vivo. Tentò così un balzo disperato di oltre 10 metri per uscire dal raggio dell'aura di Timur incredibilmente sviluppatasi a dismisura nel corso degli anni.
Dall'alto verso il basso fece partire una serie interminabile di fendenti:
“ I mille tagli Kung!”Timur fu costretto a difendersi strenuamente ma ancora una volta un fendente gli ferì la coscia. La concentrazione di Spirito successiva di Anaki bastò a fargli esplodere l'arteria femorale assieme al muscolo quadricipite non protetto dalla sua armatura.
Timur grondante di sangue digrignava i denti doveva risolvere velocemente lo scontro. Il sangue zampillava troppo velocemente dalla coscia.
I due in modo speculare si attaccano con un raggio di enrgia spirituale potentissimo atterrandosi a vicenda. Ora Anaki era messo malissimo ma non aveva ricevuto ancora nessun colpo mortale. L'armatura però non lo difendeva più mentre quella di Timur era rimasta intatta. Doveva essere stata prodotta con il titanio ormai rarissimo da quelle parti. Impressionante, Timur aveva pensato ad ogni particolare che ora rialzatosi...
“Sai Anaki? Io sono l'uomo che dominerà il CIELO e la TERRA. Eliminerò ogni Maestro della Suprema tecnica e delle VECCHIE FIGLIE per diventare l'IMPERATORE DEL MONDO!”
Anaki rialzatosi e ansimante
“Quella è la leggenda del prescelto! Solo l'uomo di Orione, l'uomo dalle 3 stelle può riunificare il WU-SHU nella sua forma completa. Tu sarai solo la rovina di questo mondo illuso!”“Ancora questa storia del prescelto? Del Predestinato? Degli uomini più forti in seno alle sacre tecniche?”Nel frattempo i due riprendono lo scontro, Anaki sembra perdere gradualmente le energie ma approfitta della maggior leggerezza consentitagli dall'assenza di armatura per compiere un balzo e fiondarsi nuovamente su Timur che lo aspetta al varco.
“Mille mani taglienti di KUNG!”Anaki sorpreso riesce a colpire Timur che sospende la sua aura di proposito. I fendenti di Anaki si abbattono violenti sull'armatura di Timur che nonostante sembri realizzata con un metallo simile al titanio inizia a cedere ma nel suo volo contro l'avversario Anaki finisce per essere trafitto dalle 3 dita della mano destra dell'Imperatore.
Timur con l'armatura danneggiata e il viso macchiato di sangue tiene il pugno sinistro lungo la vita e la mano destra con le tre dita conficcate nel petto di Anaki alta verso il cielo. Anaki in verticale è come paralizzato sopra la testa di Timur che con un gesto ruota il braccio e scaraventa il degno avversario a terra.
Gli uomini di Anaki rimasti iniziano a scappare
“Via! Via! Il nostro Re ha perso... Scappiamo... Si salvi chi può!”Anaki a terra fissa il suo carnefice
“Bluargh...!!!” Un fiotto di sangue dalla bocca
“... Sei stato abile Timur... Lo ammetto. Hai deciso di subìre l'attacco dall'alto verso il basso sfruttando il vantaggio dell'armatura...”Timur ora scoppia in una risata che perfino i generali TAIZAN suoi luogotenenti faticano ad apprezzare.
“Ha! Ha! Ha! Sono invincibile! E non solo... Parli tanto di tecniche superiori e delle 3 stelle della cintura di Orione. Ora morirari con quel simbolo addosso...”Anaki ha ancora un alito di fiato per implorare il generale TAIZAN col casco ignorando l'imperatore pazzo...
“Non esiste solo Orione... Esistono altri prescelti che porranno fine al vostro dominio... Ogni sacra tecnica ha le sue costellazioni... anche il TAIZAN ha i suoi prescelti... Non seguite l'uomo che getterà nel caos il mondo!”A queste parole Timur impiega il suo spirito combattivo
- “Eccoti le tecniche Superiori re dei miei stivali!” -che sembra fuoriuscire dagli occhi e dalla bocca di ANAKI che sembra far brillare una bomba, una luce dal suo interno che si espande a partire dai 3 buchi sul petto a simboleggiare la cintura di Orione.
Il corpo di Anaki esplode sul campo di battaglia come fosse quello di un qualsiasi soldato semplice a simboleggiare la potenza di Timur il pazzo che ora marcia verso l'Arsenale e il palazzo dei Kung intento a spartire fra i suoi uomini il più vasto impero mai visto dai tempi di Gengis Khan.
N.B: I PRIMI DUE CAPITOLI SONO UN FLASHBACK SUGLI ANTEFATTI ACCADUTI IN SENO AL WU-SHU e nel VECCHISSIMO supercontinente eurasiatico degli eventi narrati in HNK 2.
ENJOY