CITAZIONE (davemustaine_88 @ 29/12/2013, 18:16)
CITAZIONE
Inutile dirlo ma 4 armi sono meglio di 2. Per quanto i pugili riescano ad arrivare ad un livello alto dell'utilizzo degli arti superiori, il non poter colpire con i palmi delle mani o con i dorsi, la mancanza stessa del concetto parata e l'impossibilità di colpire sotto la cintura sono GAP indicibile.
Hmmm hai presente il Mike Tyson dei tempi d'oro? Anzi vedo che lo hai già citato. Bene, lui è il classico pugile-berserker, che si fa sotto fin da subito e ti tempesta di pugni nei tuoi punti scoperti, senza preoccuparsi eccessivamente delle botte che può ricevere nel processo.
Praticamente un carroarmato su due gambe, se vuoi arrestarlo l' unico modo è quello di costringerlo a terra ed immobilizzarlo con una presa. Tuttavia io NON me la sentirei di cercare di buttare a terra Mike, perchè nel momento in cui io provo a prenderlo, lui mi ha già rifilato almeno due centre da ko. Roba da trauma cerebrale.
Non nego comunque che la mancanza della lotta a terra nel pugilato è una grave manchevolezza, e infatti proprio per questo motivo il 99% dei lottatori di MMA allenano principalmente 2 cose: la loro boxe in piedi e la lotta a terra.
Tuttavia il karateka ( NON il lottatore di MMA, dato che il sondaggio parla di karate ) ha un grosso svantaggio nella lotta in piedi contro un pugile, il quale ha una capacità offensiva decisamente superiore a mio avviso, ed inoltre come hai specificato tu, un pugile è abituato a prendere i pugni sulla faccia, cosa molto importante, mentre il karateka MOLTO meno, anche perchè nel karate si mira a molte altre parti ( spesso senza risultati ) oltre al volto.
Mike Tyson è stato un pugile aggressore ( nel gergo pugilistico italiano ) ( INFIGHTER in inglese ) tra i migliori di sempre dei pesi massimi. Tuttavia i migliori pesi massimi con questo stile sono stati Rocky Marciano e Joe Frazier. Quest'ultimo non a caso nominato il MARCIANO NERO.
Sono fenomeni e per tali vanno lasciati. Io dico che un TYSON che può colpire solo con i pugni è inferiore ad un Tyson che può usare anche i calci, gomiti, ginocchiate, testate e che se volesse rifilarti un calcio nei coglioni nessuno lo squalificherebbe.
Più ovvio di così
Il punto è che spesso un pugile pretende di usare per strada solo i pugni come fosse sul ring tutelato da regole e principi validi solo nel suo sport.
Dico anche che l'attacco di un pugile modesto, come il jab sinistro ( tipico colpo di sbarramento che TYSON e gli aggressori non usano andando a rischiare molti pugni da chi possiede più allungo ) può essere evitato dal Karateka che possiede di maggiore allungo grazie alle gambe che a rigor di logica sono più lunghe e potenti delle braccia.
Inoltre la parata sull'avambraccio e l'eventuale trattenuta del polso ( il Karateka può chiudere la mano e usare le dita ) farebbero rimpiangere al pugile di indossare i guantoni che ne inficiano la presa delle mani. Visto che gli tengo il polso e col gomito gli fratturo il braccio con una semplice leva.
Per non parlare del fatto che il guantone aumenta la superficie d'impatto del pugno PRESSIONE = FORZA / Area mentre nel Karate insegnano a colpire solo col SEIKEN ( le prime due nocche ).
In questo modo il pugno avrà una superficie d'impatto talmente minore che anche disponendo di una forza muscolare inferiore si potrà danneggiare maggiormente l'avversario. A MANI NUDE CI SI FA PIU' MALE e infatti non a caso nella boxe introdussero guantoni via via sempre più pesanti.
Nel Karate tradizionale esistono perfino gli tsubo. I 35 ATEMI. Quelli sono i punti sui quali concentrare le tecniche. Gli occhi si possono colpire quanto le palle. Il manrovescio col pugno URAKEN è la regola.
Colpi che quando un pugile fa partire per sbaglio viene stoppato l'incontro e rischia la squalifica da quanto è grande il vantaggio e il danno che possono arrecare. Ergo un pugile modesto manco sa che esiste il manrovescio e ancora meno ne conosce l'efficacia.
Pe tutti questi motivi il KARATE è spanne sopra il pugilato come DIFESA PERSONALE e come TECNICA ASSASSINA.Vero viceversa che il medio praticante di boxe ( almeno qui da noi ) due pugni li sa tirare e ha un pò meno paura di fare a botte.
Il medio praticante di Karate è invece uno che magari ha anche delle cinture alte ma non ha mai preso un solo pugno in vita sua. ( QUESTO PERCHE' IN ITALIA NON SI POSSONO MANDARE AVANTI PALESTRE DOVE CI SI FA MALE E ALLORA SI BUTTA TUTTO SUI KATA SENZA MAI PRATICARE IL CONTATTO - AI MAESTRI ITALIOTI INTERESSANO LE RETTE DEI BAMBINI CHE IN QUELLA FASCIA DI ETA' PORTANO FACILMENTE ALTRI AMICHETTI DA LORO A PAGARE LA QUOTA ). Questo è un cancro che tra fit-boxe e cazzate varie sta intaccando anche il pugilato italiano.
Ecco che il medio praticante di boxe può facilmente avere la meglio sul praticante di Karate che ha preso le cinture a suon di balletti ben eseguiti o trofei TOPOLINO vinti da bimbo.
Il KARATE DURO vero e proprio, completo di JUDO, tecnica del BASTONE, GOSHIN DO e le proiezioni a terra è micidiale.
Di fatto anche TYSON partirebbe svantaggiato se l'avversario può colpirlo negli occhi e nelle palle mentre lui non può .
Nel Karate tradizionale ogni colpo è valido e dev'essere sferrato con l'intenzione del KO. E' una tecnica assassina. La boxe no, visto che prevede un arbitro e un medico a bordo ring.
Come quasi tutte le arti marziali il Karate era una tecnica di autodifesa nata per difendersi dai predoni quando una ciotola di riso valeva la vita. CITAZIONE (Rick Deckard @ 29/12/2013, 19:43)
CITAZIONE (Raoul @ 29/12/2013, 17:50)
Ovviamente sia io che lui dobbiamo essere pari-livello. Sognare di far fuori Tyson solo perché lui usa solo i pugni e io anche i calci è da fessi.
A parità di imbestialimento, è molto più pericoloso uno che pratichi una di quelle due specialità che ho elencato, che non un pugile.
Senza dubbio. Confermo. Ma è facile capirne il perché.
Il pugilato è la noble art. Un duello con delle REGOLE PRECISE. Le altre tecniche servono per uccidere o mettere fuori combattimento onde evitare di essere uccisi.
Direi che siamo su un piano molto diverso.
Detto questo la boxe è bellissima anche da praticare.