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| Occultismo: studio del lato nascosto (occultus) della natura.
L’occultismo prende in considerazione Leggi che agiscono molto più attivamente nel mondo invisibile, che in quello visibile. L’occultismo esige una comprensione della natura molto più vasta di quella ordinaria.
Buronson tocca nella seconda serie di Hokuto no Ken temi che stanno a cuore a ogni esoterista.
L’opera s’inoltra in discorsi e atmosfere che rimandano una visione della realtà molto differente (allargata) rispetto a ciò che fa da sfondo alla storia sino alla conclusione della parte prima del manga.
Buronson descrive in alcune interviste come tale parte sia stato costretto a scriverla di getto.
Rileggendola a distanza di anni, s’è accorto con piacere che il manga ha acquisito spessore e interesse.
Probabilmente l’autore, e con lui Hara, si è inoltrato nella propria anima, slegando la mente conscia dalle pastoie del giudizio razionale.
Ecco che tratteggia e approfondisce mondi altri, dove compaiono divinità e spiriti.
Dove maestri emettono parole intraducibili dalle labbra.
Dove alcuni eludono la gravità e la sostanza.
Dove la morte del salvatore è scansata, attraverso l’apparizione di uno spirito Guardiano.
Dove l’inconscio è liberato da uno tsubo (“miniera di parole”) e può aprire a chi è degno lo scrigno del passato.
È una tappa narrativa – la “Terra degli Shura” –, che rappresenta la fine del percorso evolutivo del protagonista.
Terminata, Ken prosegue il suo cammino senza più ostacoli reali.
Ha ottenuto, infatti, la remissione delle colpe dei propri antenati.
Dalla morte di Kaio in avanti, nessuno gli si oppone più come doppio, Ombra, avversario degno di lui.
Perché Ken ha trasceso l’odio sin negli abissi del proprio cuore.
Ecco quindi che un futuro salvatore gli s’affianca: Ryu, figlio del defunto Raoh.
Ken in un senso limpido è libero di proseguire senza temere di morire: c’è già chi sulla terra gli succederà.
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