Ken il Guerriero - Hokuto No Ken.it

KEN IL GUERRIERO il vinile - dubbi e domande

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Claudio Maioli
view post Posted on 22/4/2010, 13:53 by: Claudio Maioli     +1   -1




Sono Claudio Maioli, vorrei mettere qui un po’ di commenti ai vostri post dopo avervi ringraziato comunque per l’interesse e l’affetto che dopo tanti anni continuate a dimostrare per la mia canzone, mia e naturalmente di Lucio Macchiarella che con il suo testo ha saputo interpretare così bene lo spirito di Kenshiro: anche quelli di voi che si dicono ostili al nuovo 45 giri e ne criticano alcuni aspetti lo fanno, mi pare, per difendere qualcosa che ha rappresentato tanto per loro.
I commenti, un po’ alla rinfusa, sono preceduti da una frase di qualcuno di voi, perciò mi rivolgo a tutti senza un ordine particolare: se un ordine c’è, è più cronologico che di importanza. Scusatemi per la lunghezza.

...sul lato A una canzone e sul B un'altra canzone...

La scelta di riportare sul lato B la demo in finto inglese mi è stata suggerita negli anni proprio da tanti fan che avrebbero voluto averla su un qualche supporto. Del resto non avremmo saputo che cosa abbinare: l’unica altra idea che mi venne proprio durante l’intervista a Fighi era di scrivere apposta con Lucio Macchiarella un’altra sigla nuova, la sigla di un cartone che non esiste, un’idea un po’ delirante: scrivere la sigla di un cartone inesistente ma che fosse talmente bella da convincere qualcuno a inventarci sopra un nuovo cartone... un vero delirio di onnipotenza. Perciò abbiamo deciso di metterci la sigla in finto inglese, una piccola curiosità che fino al momento in cui l’abbiamo inserita nel master era registrata su un’audiocassetta fin dal 1986, la demo che portai alla RCA per l’approvazione e che la RCA diede a Lucio perché ci costruisse sopra il suo testo.

Eh direi, se voglio usare l'immagine originale e la canzone originale, devo pagarla, non me la regalano di certo.

I costi per quel che ne so sarebbero esagerati, sempre che i detentori dei diritti di sfruttamento accettassero e comunque gira in rete da tanti anni la canzone in versione originale, quella realizzata 24 anni fa da me con il mio sint, la mia batteria elettronica, la mia voce e la gentile partecipazione di Massimo Cantini.

Se c'era l'intenzione, ma non i soldi, si poteva chiedere ai collezionisti di finanziare il disco, l'avremmo fatto con piacere.

Se mi fosse venuta in mente un’idea così originale e anche bella dove avrei trovato i collezionisti sempre che avessi non solo l’idea ma anche il coraggio di chiedere dei soldi per fare un disco mio? Ho incontrato negli ultimi dieci anni, cioè da quando mi sono accorto di avere una fama (chi fosse interessato alla storia può leggere l’intervista di Fighi a Macchiarella e a me riportata sul sito Hokutonoken) tanti tanti fan, li ho incontrati a piccoli gruppi o singolarmente nelle circostanze e nei luoghi più diversi, il che mi ha fatto capire quanto il fenomeno di Ken fosse e sia trasversale (lo scrivo anche nelle note di copertina del 45: gli appassionati sono persone di ogni genere e di diverse età): nelle tre edizioni delle Notti delle sigle: le prime due a Roma, la terza a Milano, sul Monte Amiata a Cartoon Village 2009, in alcune aule dell’Università dell’Aquila dove partecipavo come docente a un master, persino in un’aula di conservatorio dove tenevo un laboratorio sul suono... ma non esiste che io sappia un “luogo dei collezionisti” al quale avrei potuto rivolgere l’insolita richiesta di finanziarmi un disco. E comunque se fosse venuto in mente ai collezionisti avrei accettato molto volentieri di rifare e ricantare il mio brano.

Mi dispiace che Maioli si sia rivolto a consiglieri sbagliati

L’idea, che era passata per la mente da anni (ma nessuno mi propose di finanziarla né ci pensai concretamente fino al 2008) maturò proprio durante l’intervista a Fighi, che tra l’altro mi offrì l’occasione per rivedere dopo vent’anni Lucio Macchiarella, il bravissimo autore di tanti testi di tante sigle tra cui la mia. Poi un anno dopo quell’intervista mi incontrai con Francesco Coniglio per via di un libro e...

Praticamente siamo punto e da capo, con questo disco non risolviamo nulla e il 45 giri di Ken rimane un tassello da colmare nella produzione di vinili anni '80.

Non so che cosa dovrebbe risolvere un disco: un disco di solito fissa una esperienza musicale o dal vivo o in studio. Se si parla della sigla originale, cioè della prima versione della sigla, quella esiste oltre che in rete nelle compilation, delle quali peraltro gli autori e gli interpreti non sono mai stati informati se non dopo, dai bollettini della SIAE.
Qualche precisazione ancora su come andò al tempo della versione originale e su come è sempre andata con le canzoni e come credo che continui a andare quando gli autori o gli interpreti non sono famosi o commercialmente affermati: uno scrive e realizza un pezzo poi cede i diritti di utilizzo a una casa discografica magari grande (com’era grande ai tempi la RCA) e NON HA NEPPURE IL DIRITTO di pretendere che in cambio della metà dei diritti complessivi sull’opera l’editore (appunto la RCA) si impegni a mettere il brano su disco, a stamparlo e a distribuirlo... altro che consiglieri sbagliati, pensate invece all’arroganza di una scelta come quella: io, RCA o altra etichetta, mi prendo la metà dei diritti sul tuo lavoro e non faccio neppure il disco (inteso come singolo), solo un po’ di anni più tardi lo infilo a costo quasi zero in qualche compilation ovviamente senza trattare con gli interpreti l’entità delle royalties, cioè di quanto spetta loro per ogni copia venduta...
Sempre a proposito di questo vinile vi racconto un episodio che mi ha deciso ancor più a realizzare il disco: l’anno scorso sono stato ospite con mio grande piacere di una manifestazione che si chiama Cartoon Village, organizzata da Mirko Fabbreschi con la associazione Gente di Cartoonia. Alcuni fan mi hanno domandato se potevano considerare come disco ufficiale di Ken una certa cover di un dj o una certa compilation, non ricordo. Io risposi che se aspettavano un po’ probabilmente ne sarebbe uscita una più “ufficiale”: non pensavo ovviamente alla versione originale ma al fatto che sarei sempre stato io a rifarla mantenendomi il più possibile fedele agli arrangiamenti originali che erano entrati nelle orecchie e nei cuori dei fan. Mi chiesero se sarebbe stato un vinile, io risposi di sì e loro ne furono entusiasti. Ne parlai anche in una intervista (ora disponibile in rete anche in formato testo) rilasciata alla radio web RadioAnimati.

Se era un'opera volta verso l'affetto dei fan poteva registrare la versione riarrangiata e diffonderla gratuitamente (o previo altri servizi da cui avrebbe guadagnato grazie ai banner pubblicitari) anche in maniera esclusiva da hnk.it.

Riarrangiare, registrare e diffondere ha dei costi, i fan in questi ultimi dieci anni oltre che mostrarmi affetto mi hanno anche chiesto se avrei fatto finalmente un disco ma nessuno mi ha mai chiesto ovviamente di farlo gratis. L’affetto e le richieste mi ha fatto capire che un disco sarebbe stato gradito e acquistato, il fatto che dalla vendita di un disco ci sia un guadagno per chi si è impegnato a farlo mi sembra ovvio, la speculazione non c’entra. E neanche il prezzo (che non ho deciso io, ovviamente) mi sembra da “speculazione”.
L’idea forte era quella di fare finalmente “il disco che non c’era”: sui banner pubblicitari non saprei dire.

Ad ogni modo si poteva menzionare da subito l'iniziativa invece di fare pubblicità ingannevole, di certo si sarebbe evitata quest'incomprensione.

Ho detto tutto del disco fin da molto prima che si registrasse e si stampasse: è sempre stato chiaro che il disco andava rifatto. Racconto un piccolo precedente parziale. Uno dei primi a farmi capire che la canzone di Ken era molto amata fu un rapper romano che mi chiese se poteva inserire 30 secondi della sigla in versione originale in un suo pezzo, io gli dissi che per me andava bene, ma che doveva chiedere il permesso alla RCA, ormai diventata BMG Ariola, proprietaria di QUELLA versione, poi riflettemmo insieme che se quei trenta secondi fossero stati registrati ex-novo nessun editore avrebbe potuto obiettare, bastava segnalare l’operazione alla SIAE. Quindi il rapper mi chiese se l’avrei ricantata per lui e l’ho fatto volentieri in amicizia, nessun editore a quel punto poteva opporsi. E così un pezzetto di Ken finì nel disco di un fan musicista.


Non per polemica ma solo per chiarire alcuni punti:
1) Tutto nasce da un'idea di Claudio Maioli che sicuramente non è una persona che punta "sul commerciale".


Fighi che è una persona corretta e generosa dice Claudio Maioli che sicuramente non è una persona che punta "sul commerciale"... Non pratico la musica per professione da molti anni, quando lo facevo venivo ovviamente pagato per farlo come qualunque musicista professionista: che suonassi per Battisti o per Ivan Graziani, Venditti, Pravo e altri mi venivano pagati i turni in sala o le serate in tour. Per Ken posso dire qui come ho detto in qualche intervista che il massimo del guadagno nell’unità di tempo, un milione e duecentomila lire lorde del 1986, lo ricavai affittando alla RCA me stesso come turnista e i miei strumenti, il sint e la batteria elettronica. Massimo Cantini mi fece la controvoce senza costi per la RCA ma perché eravamo amici e collaboratori.
Nel pensare a un disco l’idea del 45 in vinile è stata dell’editore Coniglio, grande collezionista, grande appassionato di fumetti e di musica pop e rock, buon ex-musicista dilettante ma soprattutto persona onesta: non si sarebbe mai sognato di mettere su vinile l’originale, vincolato agli editori musicali per diritto.

2) La sigla del lato A non è quella originale ma una versione risuonata e riarrangiata. Io personalmente non l'ho sentita ma Claudio mi dice essere molto bella.

Aggiungo che l’arrangiamento è stato appositamente ricalcato sull’originale, semmai la nuova versione è arricchita e più ‘antica’, cioè meno tecnologica: l’originale era più finto se per veri si intendono gli strumenti o acustici come la batteria o elettroacustici come la chitarra elettrica e il basso elettrico e per finti quelli elettronici come i sintetizzatori e la batteria elettronica usata da me nella versione originale; in questa versione ci sono degli interventi preziosi di chitarra elettrica che rendono il pezzo più rock, c’è la batteria vera, c’è il basso elettrico vero. E un fatto non indifferente è che sia Giacomo sia i collaboratori volontari che si sono proposti spontaneamente come turnisti per questo disco sono stati grandi fan del cartone e della sigla accompagnando tra l’altro la mia e tante altre sigle in tanti eventi musicali. Dunque il disco nasce ANCHE CONCRETAMENTE dalla passione dei fan.

3) Gli SPECTRAZ non sono degli impostori bensì si tratta di Claudio Maioli stesso e di Giacomo Vitullo Claudio. Con alcuni preziosi contributi amichevoli: la batteria di Pierpaolo Ferroni, la voce di Roberta Frighi, la chitarra di Daniele Fiaschi

La scelta del nome SPECTRAZ è una trovata preziosa di Giacomo Vitullo, ex Cialtroni Animati, ex Astroganzi: come saprete (mi rivolgo a tutti voi che animate il forum) la ZETA in fondo a una parola è un modo gergale anglosassone di rendere il plurale, la scelta permette di rimanere vicini allo pseudonimo di chi cantava la canzone nella sua prima versione, gli SPECTRA, cioè io e Massimo Cantini, un nome imposto dalla RCA, senza incappare in problemi di copyright.

Ma se eri informato dei fatti, caro Fighi, come mai non l'hai scritto subito nel sito?

Fighi, ma non potete non saperlo se lo conoscete, è discreto e onesto oltre che generoso: ha accettato il comunicato decisamente ambiguo (e che ha fatto irritare parecchio non solo me) per discrezione e credo anche per la nostra amicizia, per non rischiare di mettermi in conflitto con altri che partecipavano all’operazione. Quando si mette su un’impresa pur piccola come questa succede che qualcosa anche importante sfugga di mano e che magari entri nel gioco qualcuno che sbaglia: per incompetenza, ignoranza, sciatteria o in buona fede o in cattiva fede. Vi assicuro che mi dispiace più che a voi anche al di là del danno che procura al disco. Non solo non ho mai pensato di spacciare per vecchia una cosa nuova alla quale ci siamo dedicati con passione e con cura rivivendo dei bei momenti distribuiti in quasi venticinque anni (pensate che Giacomo Vitullo al tempo della mia prima versione era un bambino) ma ho sempre dichiarato con tutti: chiacchiere private, interviste in radio, intervista a Fighi, dichiarazioni rilasciate in due conferenze stampa durante la commemorazione annuale di Lucio Battisti a Poggio Bustone dov’era nato, che mi sarebbe piaciuto riregistrare la canzone di Ken e farne finalmente un disco.

Sicuramente Claudio Maioli non è una persona che ha bisogno di consiglieri, ritengo sappia gestire le sue cose in maniera adeguata. Quindi se ha pensato di appoggiarsi a Coniglio Editore per realizzare questa cosa...

Ancora grazie a Fighi per la stima: ho la massima fiducia in Francesco Coniglio, il quale a sua volta essendo carico di tanti impegni ha dovuto condividere l’operazione con altri e non sempre tutto si può controllare di continuo. Voglio aggiungere che Francesco ha riconosciuto da subito a me e a Giacomo il ruolo di produttori, cioè di persone che con le proprie risorse e il proprio tempo hanno realizzato il master del disco e che in quanto tali avrebbero diviso con lui a metà, ovviamente dopo avere detratto le spese: di stampa del vinile e della copertina poster, di distribuzione, di promozione, spese che si assumeva lui. Tra l’altro Francesco è uno dei pochissimi tra i piccoli e medi editori (di libri) in Italia che non solo non chiede soldi agli esordienti per stampare una loro opera ma dà loro del denaro come anticipo sui diritti di vendita con regolare contratto: chi di voi è pratico di editoria sa quanto questo sia raro.

Non hanno mai avuto la pretesa di realizzare la cosa più bella del mondo...

Questo naturalmente è fuori di dubbio: abbiamo cercato, Giacomo e io, di realizzare la canzone di Ken bene almeno quanto l’originale e se possibile di migliorarla e arricchirla (non di ammodernarla!)

Unire sound moderno su un formato d'epoca come il 45 giri è assolutamente inaccettabile!

Ho gia detto del sound. Sentirò volentieri i commenti di quanti lo avranno ascoltato.
Ho trascurato di sicuro degli argomenti. Ma sono pronto a riprendere il discorso con chiunque lo volesse. Potete anche scrivermi all’indirizzo [email protected]
A presto e buona giornata. Claudio

Edited by Claudio Maioli - 22/4/2010, 16:27
 
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