CITAZIONE (Dolce metà @ 25/7/2021, 23:14)
Molti non sono a conoscenza delle atrocità perpetrate dai nipponici in asia durante la loro espansione nel continente.
Molte cose non sono note ai più,ma si sa,la massa crede che tutto quello che ci viene detto e insegnato sin da bambini sia tutto vero e tutto ciò che c'è da sapere.
Ma a loro va bene così,quindi ad ognuno il suo.
secondo me dipende dal fatto che il Giappone nel dopoguerra entrò nelle fila dei paesi allineati e al fatto che tendenzialmente nei libri di storia italiani l'attenzione agli eventi extra-europei è davvero scarsissima se non nulla per certi ambiti e certi periodi storici
sommiamo a tutto ciò scarsa onestà intellettuale da parte di storici politicizzati e giornalisti non oggettivi, e poi degli eventi storici, sin dall'antichità, ci viene detto ciò che si vuole che venga ricordato: è sempre stato così purtroppo, sin dagli esordi delle cronache storiche.
inoltre il mondo occidentale ha dei paraocchi secondo me, sotto molti aspetti: come l'ostinazione a ripetere all'infinito che la culla e l'origine dell'umanità e del mondo progredito sia la mesopotamia, mentre invece l'India ha documentazioni di civiltà evolute, costruzioni e anche di scrittura precedenti, mentre noi viviamo con certi dogmi assurdi
l'errore è che in un mondo perfetto giornalisti e storici dovrebbero essere o cercare di essere quanto più possibile neutrali ed oggettivi, quasi dei registratori, però mi rendo conto che è utopico.
per cui non mi stupisco di tutte le stortureche si trovano nelle narrazioni...
basta vedere come giusto ieri sera in un programma su Focus sui grandi dittatori veniva descritta la morte di Stalin quasi in toni ridicoli e cambiando la narrazione dell'evento , mentre ad esempio in altri libri che avevo letto era descritta in mniera diversa.
sono rimasto a bocca aperta, ma non avrei dovuto stupirmi più di tanto.
solo che chiunque alteri i resoconti in base a proprie idee o propri interessi, pur se nobili per carità, è tutto fuorché uno storico o un giornalista.
al massimo è un opinionista.
che nella ricostruzione di un periodo storico come fonte può pure essere utile, ma non ha la dignità che invece (almeno io personalmente) vi vorrei attribuire