Partendo dal rispetto per i dati numerici forniti dall'amico zoologo, sui quali non ho informazioni più precise, ci sono delle considerazioni esprimibili sulle restanti affermazioni.
È verissimo che il ruggito leonino è assai più potente, ma la sua intensità è dovuta non ad un'espressione di maggiore potenza, bensì ad una necessità ambientale: i leoni vivono in savane aperte, dove la scarsità relativa di alberi non fornisce un supporto duraturo (gli arbusti sono facilmente distrutti dall'alimentazione degli erbivori) per le secrezioni odorose che gli altri felini usano a scopo territoriale e conseguentemente è stato necessario lo sviluppo di un segnale di diversa natura in grado di percorrere gli spazi aperti (e favorito dal vento che in quelle zone soffia più liberamente). La tigre, per contro, vive in spazi dove la fitta vegetazione ostacola il diffondersi delle onde sonore, mentre offre moltissime superfici per le tracce olfattive.
Il morso del leone è si più potente, ma la tigre ha maggiore forza nel collo e nelle zampe anteriori, è in grado di spostare prede più pesanti per maggiori distanze e mentre per il leone l'arma 'vincente' è quasi sempre il morso, la tigre può infliggere ferite altrettanto gravi anche con le zampate (numerosi sono i casi di bovidi selvatici, anche molto imponenti, uccisi dalle zampate della tigre al cranio e alla spina dorsale). L'arsenale della tigre è più vario, ma il leone possiede la protezione della criniera in uno dei punti più vulnerabili del corpo (e che è uno dei bersagli d'attacco dei felini in generale).
CITAZIONE
poi il carattere di questi due felini, la tigre lotta raramente con i suoi rivali, e solo quando a un piccolo graffio si arrende subito, invece il leone combatte quasi ogni giorni con i suoi rivali, fino alla morte
vero, ma anche questo va analizzato. La tigre è un predatore solitario e caccia (salvo rari casi) sempre da sola. Per lei una ferita anche di media entità si può rivelare invalidante, con conseguente incapacità di procacciarsi la preda. Il leone maschio, non partecipando troppo attivamente alla caccia, può permettersi 'convalescenze' più lunghe, in quanto ha chi gli porta il cibo. Inoltre, nei leoni che per qualche motivo vivono isolati, la tendenza a prolungare le lotte tende a scemare, assieme alla predilezione per prede grosse, che vengono sostituite da selvaggina più facile da abbattere e meno rischiosa. La tigre tende a fuggire dagli scontri e difende le prede cacciate solo fino ad un certo punto, ma se messa alle strette combatte quanto il leone: le tigri accerchiate si rivoltano e attaccano anche gli elefanti su cui i cacciatori montano.
Inoltre se confrontiamo la taglia delle prede uccise, si può notare che leoni e tigri uccidono animali delle medesime dimensioni circa, i bufali indiani e i gaur sono più grandi dei bufali cafri africani, sebbene meno aggressivi e zebre e nilgau hanno dimensioni paragonabili. Tuttavia il rapporto di peso preda-predatore deve tenere conto del fatto che in media ci sono 4-6 leonesse contro una preda solitara. La tigre invece lotta uno-contro uno.
In definitiva, l'esito di uno scontro tigre-leone, più che dipendere dalla generale supremazia di una sull'altro, dipende dalla possanza del singolo animale.