Considerazioni sui 3 dirigenti e sul boss di Tana delle Tigri

Io credo che il fattore età sia considerato o meno in correlazione con le esigenze narrative.
Per Mr Chi ci doveva essere il colpo di scena che l'avversario in realtà era un vecchio, ed ecco quindi che ci si è focalizzati sull'età, il tempo trascorso, il modo per mantenersi in forma (lo yoga) ecc..
Nel caso delle Tre Tigri e del Boss, invece la questione è volutamente sorvolata per rendere l'effetto del lottatore esperto e potentissimo che ritorna sul ring dopo tanto tempo per combattere in prima persona l'Uomo tigre.
Non è dato sapere da quanto si fossero ritirati (sembra fossero scomparsi già quando Naoto era bambino) ne quanti anni abbiano, ne come abbiano fatto a mantenersi in forma per tutto quel tempo. E' tutto subordinato alla funzione narrativa del cattivissimo che scende a combattere in prima persona e per risultare appunto cattivissimo deve apparire come al top della forma fisica.
Lo stesso discorso vale anche al contrario : Ken Takaoka che deve avere il ruolo del giovane traviato da Tana delle Tigri che viene poi sconfitto e redento dall'Uomo tigre, cresce pochissimo in pochissimo tempo, quando tutti gli altri personaggi appaiono uguali (ad es. la stessa sorellina e gli altri bambini dell'orfanotrofio).

In due casi appaiono dei personaggi smascherati che ci fanno capire di essere uno dei dirigenti di Tana Delle Tigri
Uno è nell'ep 61 : l'uomo con la barbetta che Mr X riconosce tra il pubblico e quando torna in albergo indossa il cappuccio da dirigente e rivuole da Mr X le informazioni sull'Uomo tigre che questo si è fatto dare dai fratelli Miracolo
Uno è nell'ep 73 : il secondo di Diavolo Giallo, un uomo con il ciuffo biondo. Nell'ep successivo infatti il dirigente in questione tornerà a Tana delle Tigri per fare rapporto sul match.
Non viene mai detto però quale dirigente sia.
Io da parte mia ho sempre immaginato che quello con la barba elegante sia Re delle Tigri (più regale) e l'allenatore di Ken sia Grossa Tigre (più grosso e brutale).
Riguardo all'assenza di cicatrici sull'occhio, la faccenda è complessa e contraddittoria in quando anche Re Delle Tigri dovrebbe avere una carnagione "rossastra" che non appare in nessuno dei "sospettati".
Direi che rientra nelle innumerevoli incongruenze della serie.
Nell'ep 66 ad es. viene mostrato il ricordo di quando Naoto era piccolo e a Tana delle Tigri, Mr X mostra agli allievi i quadri delle tre Tigri. In questo caso appare una versione "prototipo" delle tre tigri dove hanno tutti e tre una maschera identica a quella dell'Uomo Tigre (niente cicatrici, occhi rossi o sfumature più scure del giallo), Grossa Tigre ha la pelle celeste e Re delle Tigri ha solo le mutande rosse (niente costume con il simbolo della tigre alata).
Uno fantasticando potrebbe immaginare che si tratta di una foto delle Tre tigri da giovani, ad inizio della loro carriera, ma penso che si tratti più che altro di una versione provvisoria dei disegnatori.

Riguardo al fatto che non vengano mai smascherati credo che questo rientri nella scelta registica di mostrarli mostruosi fino alla fine non facendo mai trapelare la loro umanità e lasciandoli anche nella morte avvolti in un'aura di mistero.
Per il Boss è diverso perché lo vediamo prima in borghese e poi come lottatore e quindi l'alternanza tra "forma quotidiana e forma combattente" è già alla base del personaggio.
Personalmente credo che la scelta di non smascherare le tre tigri fosse buona, magari avrebbero potuto essere più coerenti sulle versioni precedenti e sui sospettati senza maschera

L'uomo leone era solo il capo degli allenatori di Tana Delle Tigri e la Mummia il suo assistente. Questo è coerente con quel momento della serie dove Tigre affronta i giovani emissari suoi coetanei (Daimon/Mr Fudo, Rocky e Rico /Stella di Teschio e Ombra) oppure gli allenatori (come Strong Arm Joe). Solo in seguito gli verranno mandati contro i sempai (come Maschera di Morte) o i giovani della nuova generazione allenati secondo un metodo scientifico e poi infine i boss.

Sullo smascheramento degli avversari sconfitti in effetti, questo avviene solo in alcuni casi, per lo più per i "mercenari" cioè quei lottatori esterni a tana Delle tigri che erano assoldatio da Mr X o dal Boss dopo la scomparsa delle tre Tigri per eliminare Naoto o studiarne i movimenti (ricordo ad es. Jekyll e Hyde che un tempo era un lottatore corretto chiamato Duke Sharp).
Probabilmente lo smascheramento pubblico dovrebbe prevedere che l'identità rivelata sia già nota al pubblico e quindi creare un backgroud per il personaggio (cosa che avviene molto nell'Uomo tigre II) mentre lasciando l'avversario sempre avvolto nel mistero non viene mai meno quel senso di terrore e inquietudine conferiti dalla maschera che indossa.
Di solto nell'Uomo Tigre I, viene comunque mostrata l'identità del lottatore in qualche modo ad es. si vede Maschera di Morte senza maschera costretto ai lavori forzati per aver perso l'incontro oppure Ken Takaoka al momento del diploma mentre riceve "la maschera" insieme ai suoi compagni (il tedesco Nazi Junker e il Tailandese Giaguiaro)

La questione Kenta-Tatsuo è poco chiara, come avevo già detto altre volte in diverse occasioni.
E' chiaro che Tatsuo sia il vero nome del protagonista della seconda serie (infatti nell'ultima puntata quando l'Uomo tigre II si smaschera, Ruriko vedendolo alla televisione grida "Tatsuo kun" ricordandoselo da bambino e riconoscendo in lui il ragazzo che aveva visto allontanarsi sotto la neve qualche giorno prima (infatti Tommy prima dell'incontro finale era andato a visitare il suo vecchio orfanotrofio senza entrare).

Sulla questione dei flashback ci sono parecchie incongruenze : nel primo quando Tommy racconta a Inoki la propria infanzia, il bambino si vede solo di spalle ed è identico a Kenta, nei successivi invece che sono più lunghi e in cui il bambino si vede distintamente è disegnato diversamente da Kenta e in un flashback (quello in cui giocano a baseball) si vede addirittura Kenta di sfuggita insieme ad altri bambini.
Può essere che per motivi di copyright gli autori non potessero utilizzare attivamente i personaggi della prima serie (la stessa Ruriko appare poco e non viene mai nominata), e quindi siano stati costretti ad inventarsi un nuovo orfano a cui affidare la maschera dell'Uomo Tigre?
Considerato questo e considerando anche come l'Uomo Tigre i e II non siano stati pensati consequenzialmente, ma che la seconda serie sia stata inventata molti anni dopo e in una certa "indipendenza" con la prima, sarebbe stato difficile lasciare indizi o tasselli su un bambino diverso da Kenta destinato a diventare l'Uomo tigre II che all'epoca del primo non era nemmeno stato immaginato.
Quindi l'effetto "presa in giro", "raccomodamento dell'ultimo minuoto" è purtroppo inevitabile nel momento in cui non si è utilizzato Kenta o nessun altro bambino effettivamente esistente nella prima serie
Personalmente poi ho sempre pensato che Kenta e Tatsuo/Tommy siano in qualche modo "complementari" e raccontino idealmente il prima e il dopo di un un'unica storia, solo affidato (magari appunto per motivi di diritti) a due personaggi distinti)

Io comunque non credo che il fatto che Kenta non diventi l'Uomo tigre II vada ricercato in una sorta di messaggio nascosto o di punizione da parte degli autori per il carattere egocentrico e viziato del bambino; sebbene questo possa rendere felici i non ammiratori Kenta e delle sue lagne o possa essere un valido spunto per una parodia un po' caustica sul personaggio
Molti dei bambini degli anime mostrano questo atteggiamento piagnucoloso e capriccioso, unito ad un'ammirazione un po' spasmodica per l'eroe di turno (penso ad es. a Shiro di Mazinga Z). E' un po' un cliché nel modo di ritrarre i bambini da parte degli autori; un modo per creare una sorta di alter ego dello spettatore, finalizzato a realizzare il sogno dei piccoli fans di essere un po' i preferiti e i viziati e di vivere in prima persona le avventure dell'eroe.
E' chiaro che questa continuità-legame tra l'eroe e il bambino può porre le basi perché il bambino in futuro prenda il posto del protagonista recependone e portandone avanti l'esempio morale. E' anche ovvio che ognuno di questi bambini, se ritratto da adulto e da eroe sarà abbastanza diverso da come appare da piccolo.
Lo stesso Burt di Ken, da grande è diventato molto più eroico, dedito al sacrificio e valoroso di quanto lasciasse presagire da bambino. A vederlo da piccolo infatti a me sarebbe venuto da immaginarlo da adulto più come una sorta di Tobi della trilogia.
Si tratta comunque appunto di stereotipi e escamotage narrativi.