| Io ho visto l'anime. Dunque: la serie è piena di riferimenti ad altre opere (il gigante che sembra uscito da attack on titan, il mostro della laguna, eccetera) e ha in sé una metafora. Saitama si è allenato duramente per diventare fortissimo, rischiando di perdere il senno (è l'ossessione che lo ha trasformato, così come l'ossessione per i granchi ha trasformato uno in un uomo-granchio, è un universo strano, lo so) ma alla fine perde solo i capelli. Prima era un ragazzo annoiato, frustrato e non motivato, avvilito dalla monotonia. Poi si allena, insegue un sogno, e, ora che l'ha raggiunto, si ritrova avvilito, perché è così forte da non incontrare alcuna sfida. A quel punto entra nell'associazione degli eroi, alla ricerca di veri nemici, ma viene messo nella classe C per i suoi scarsi risultati teorici. Le sue imprese, in cui sconfigge nemici fortissimi, gli valgono il disprezzo di altri eroi e del popolo, nonostante sia stato lui a salvarli. Un class C che fa queste cose? E' un imbroglione! E infatti l'unica lettera che riceve è un insulto. Arriva perfino a umiliarsi pubblicamente, quando lui, classe C, sconfigge con un pugno un mostro che aveva sbaragliato tanti altri eroi, poi criticati da un cittadino per il quale avevano rischiato la vita (cosa? Spendiamo dei soldi per degli eroi e vengono massacrati così?).
Per i combattimenti, ci sono i personaggi secondari a tenere in piedi il tutto: il cyborg zeno primo tra tutti, che, nel ruolo di vegeta della storia, deve farsi massacrare quasi sempre, seppur da nemici fortissimi in scontri molto belli e ben animati.
Per farla breve, questa storia non è un capolavoro, ma è innovativa ed offre ottimi spunti.
Da vedere.
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