| Apro questa discussione per proporvi la mia lunga ricostruzione della storia di Hokuto, fatta provando ad interpolare i fatti narrati in HNK, in Souten e fatti storici. L'interpolazione da me fatta è chiaramente opinabile e quindi sarei molto lieto, se avrete voglia di leggerla tutta, di ricevere i vostri commenti/contributi, in modo da perfezionarla insieme. Ve la presento suddivisa in capitoli ed in post successivi, così da facilitare i commenti riferiti ad essi.
Buona lettura .
Davide ----------------------------------------------------------
CAP 1 Quasi 2000 anni fa in Cina durante il periodo di guerre che segnarono la fine della dinastia Han, i monaci buddisti (il buddismo si era diffuso in Cina a partire dal I sec. d.C. A Luoyang (o Loyang) sorse il primo tempio Buddista, il Tempio del Cavallo Bianco il cui nome deriva dal cavallo bianco usato dal monaco buddista per portare in Cina i sutra indiani) tutelari della dinastia di Hokuto (che era probabilmente imparentata con la famiglia nobile Liu, legata a sua volta alla famiglia imperiale) decisero di fondare (codificare) una nuova arte marziale, che prese il nome di Divina Scuola di Hokuto (Hokuto Shinken 北 斗 神 拳 = Divino Pugno dell’Orsa Maggiore ), talmente potente che si decise dovesse essere tramandata ad un solo successore per generazione. La finalità della scuola era di mantenere l’ordine sociale proteggendo il sovrano regnante (Imperatore del Cielo). Tale nuova arte marziale derivava da un’arte marziale (forse con già circa 2000 anni di storia – probabilmente con origini indiane) praticata in seno alla dinastia principale di Hokuto, ma che ormai manifestava alcuni limiti di applicazione: si trattava dell’Hokuto Soke. Le tecniche di difesa di tale arte avevano raggiunto un’elevata raffinatezza, ma essa difettava nei colpi mortali. A quel tempo (184-185 d.c.), non vi erano esponenti maschi della dinastia di Hokuto. Due sorelle della famiglia partorirono lo stesso giorno due bimbi, Shuken e Ryou. La scelta dei monaci ricadde su Shuken (grazie al sacrificio della madre di Ryou) che ebbe il compito di sviluppare nuove tecniche mortali. Shuken per questo divenne allievo di un’altra scuola di arti marziali, la Seito Gekken (西斗月拳 = Pugno Lunare di Seito) che era la scuola migliore per quanto riguarda lo sfruttamento degli hiko tsubo (=punti segreti di pressione). La scuola lunare di Seito era praticata in seno alla tribù degli Yeuzhi . (in passato furono proprio i monaci buddisti degli Yeuzhi che portarono i testi sacri buddisti al tempio del cavallo Bianco ed il monaco buddhista yuezhi Lokaksema, fu il primo traduttore delle scritture buddhiste in cinese). Ryou verosimilmente apprese l’Hokuto Soke. -----------------------------------------------
Note storiche al CAP 1
Nella seconda metà del 2 secolo d.c. , mentre alle frontiere della Cina i Xiongnu, i Xianbei e i proto-tibetani Qiang premevano o insorgevano, nell'impero esplose (nel 184) la rivolta dei Turbanti Gialli, huangjin. Il regno, fino ad allora sotto la dinastia Han, vacillò. Infatti, dopo anni di corruzione nella corte degli Han, un pretore dell'impero, Zhang Jiao, decise di porvi fine supportando un nuovo imperatore che avrebbe dato alla Cina e al suo popolo maggior sicurezza e una crescita stabile. Insieme ai suoi due fratelli pellegrinò in tutto il territorio imperiale per assoldare un esercito che avrebbe potuto ribellarsi e rovesciare gli Han. Questo era un gruppo millenaristico imbevuto di ideali taoisti, che propugnava l'uguaglianza universale, il ritorno alla pace, l'abolizione della ricchezza, si preoccupava per la cura dei malati e annunciava il prossimo realizzarsi di una nuova età. L'imperatore emanò un decreto che sanciva che qualunque nobile o cittadino che avesse contribuito a fermare i Turbanti Gialli (il nome che presero i rivoltosi per il turbante giallo che portava sulla testa il loro capo Zhang Jiao) sarebbe stato in larga misura ricompensato. Molti risposero a questa chiamata, così tre signori, Cáo Cāo (pronunciato Tsao Tsao , segretario imperiale/primo ministro dell’ultimo imperatore Han), Sun Jian e Liu Biao, si prepararono ad affrontare questa guerra. Tra le file dell'esercito imperiale figurarono combattenti valorosi e dediti all'impero come Liu Bei , Guan Yu e Zhang Fei, entrambi al servizio di Liu Biao, i due cugini Xhiauo Dun (pronunciato Shiyaou Tun) e Yuan Xhiaou (Shao), ed infine Dong Zhuo. Liu Bei, appartenente alla nobiltà e imparentato con la famiglia imperiale, ma di famiglia povera, era noto a corte come lo "Zio Liu". Durante la rivolta dei Turbanti Gialli egli stipulò un patto con i leggendari guerrieri Guan Yu e Zhang Fei: i tre diventarono fratelli di sangue e giurarono di riportare in Cina ordine e pace. Così per domare la rivolta dei Turbanti Gialli, che arrivarono ad avere un esercito di 350.000 uomini, i latifondisti ricorsero alla mobilitazione di eserciti mercenari.
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