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Esistono una marea di altri topic sui Saint Seiya, ma in questo ci sarà (si spera) qualcosa di diverso.
Analizziamo la saga dei Cavalieri dello zodiaco non più dal punto di vista tecnico (com'è disegnata, il perchè venne realizzata, ecc...) ma dal punto di vista della storia. Basandoci su tutte le informazioni che uno ha (Saint Seiya e Saint Seiya G) a studieremo dal punto di vista temporale e prenderemo in esame tutte le sfaccettature con cui sono stati caratterizzati i singoli personaggi.
In questo modo diventeranno ancora più evidenti gli incastri e le incongruenze di una delle storie che più ha avuto peso negli anni '80-'90...
Prima di iniziare però, devo dire la mia sui due manga dal punto di vista del fumetto:
Saint Seiya
Partiamo dal presupposto che quando un manga viene realizzato solo per vendere pupazzi, tocchiamo già il fondo... Molte idee sono ben fatte ma la realizzazione di queste fa defecare, chissà se senza il cartone animato, col proverbiale doppiaggio italiano, avrebbe avuto lo stesso successo da noi... Le copertine sono tutte uguali... I combattimenti seguono la formula: - Il buono colpisce il nemico e si stupisce di non avergli fatto nulla;
- Il cattivo colpisce il buono e lo disintegra (voli assurdi, armature in frantumi e cadute in picchiata di testa);
- Il buono si rialza colpisce e vince.
Il tutto in 3 pagine di fumetto condite con 700 pagine di dialoghi infantili e inutili... Ovviamente l'azione è disegnata con il tizio che alza un braccio e pronuncia il nome assurdo del colpo, col suo nemico che vola via... Altro problema della serie è l'incoerenza data dal fatto che ad ogni capitolo il tizio non aveva preventivato il successivo... fino ad arrivare ad Hade in cui si vedono stronzate su stronzate... La finale di un'intera saga che termina in sole 4 pagine è assurdo... per poi sprecare pagine nel disegnare le armature come se fossero le istruzioni di un giocattolo...
Saint Seya GSi nota la subito l'aver capito la carta vincente: Kurumada si dedica alla storia, un altro mangaka più abile nel disegno, alla parte grafica. Questa saga, indipendentemente dal fatto se piace o meno il tratto di Okada (superiore comunque in tecnica all'altro) ha molti punti in suo favore: - I dialoghi, ripercorrono nella forma, quelli mitici dell'anime dei Saint Seiya (quindi diversi dal manga originario);
- Tutti i personaggi hanno maggior spessore e sono caratterizzati meglio (non più come nella saga originale, in cui l'autore si soffermava sui protagonisti e i principali nemici, lasciando indietro tutti gli altri);
- Si pone il difficile compito di spiegare molti fatti che ci saranno in Saint Seiya (ricordiamo che SSG è un prequel)
Ma ha anche i soliti lati negativi ereditati in parte da Saint Seiya, primo fra tutti il fatto che i personaggi a mio avviso hanno una fascia media di età veramente ridicola... capisco che nella concezione giapponese se c'è un mega robot, questo debba essere pilotato da una ragazzina delle medie tra fiocchi rosa e cuoricini, ma cazzo... vedere dei cavalieri sui 30 anni sarebbe stato molto più bello...
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